Assisi (PG) – La piccola chiesa della Porziuncola è stata il punto di riferimento di tutta la vita di Francesco. Quando il Santo giunse qui agli inizi del 1200, la chiesetta dedicata alla Vergine Assunta era circondata da una selva di querce e giaceva in uno stato di quasi totale abbandono. Francesco la riparò con le sue mani.
Qui il 24 febbraio 1208 scese nel suo cuore la parola di Gesù: “Andate… annunciate che il Regno dei cieli è vicino; non procuratevi né oro né argento né bisaccia; gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”. Francesco ne fu folgorato e pieno di gioia disse il suo sì più grande a Dio: “Questo è ciò che voglio, questo è ciò che desidero fare con tutto il cuore!”. Subito abbandonò le ricche vesti, indossò una tonaca a forma di croce e iniziò ad annunciare ovunque il Vangelo. Alla Porziuncola (ottenuta in dono dai monaci Benedettini del monte Subasio) stabilì la sua dimora.
Qui accolse i primi compagni. Qui fondò l’Ordine dei Frati Minori. Da qui partirono i primi frati, inviati da Francesco, ad annunziare la pace. Qui, la notte della domenica delle Palme del 1211, il Santo accolse Chiara di Assisi e la consacrò al Signore. Fu qui che il Santo tenne i primi “Capitoli” dei suoi Frati, riunioni generali cui partecipavano inizialmente tutti i suoi figli. Qui, in una notte del luglio 1216 riuscì ad ottenere da Cristo e dalla Vergine, che gli erano apparsi, la promessa straordinaria che quanti, lungo i secoli, si fossero recati a pregare nella Porziuncola, avrebbero ottenuto la completa remissione delle loro colpe: il Perdono di Assisi.
Qui, infine, concluse la sua vita accogliendo la morte cantando. Era il 3 ottobre del 1226. INDICANDO CHE VOLEVA ESSERE SEPOLTO SUL COLLE DELL’INFERNO, OGGI COLLE DEL PARADISO DOVE VENIVANO CONDANNATI I MALFATTORI.
San Pio V vi fece innalzare la Basilica (1566-1672), su disegno di Galeazzo Alessi. La nuova facciata monumentale, su disegno di Cesare Bazzani, fu inaugurata nel 1930. (www.assisiofm.it)
L’interno è costituito da un’unica aula con piccola abside, con una pala d’altare (1393) opera del pittore Ilario da Viterbo. Il piccolo edificio misura solo 4 metri per 7 e conserva le strutture trecentesche.
L’affresco sulla facciata è del pittore nazareno Friedrich Overbeck (1830) e rappresenta Francesco che chiede a Gesù e a Maria la concessione dell’indulgenza plenaria. Sulla parete esterna dell’abside un affresco raffigurante la Crocifissione in cui sembra possa riconoscersi la mano del pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino.