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La storia della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri

Ogni 21 novembre, l’Arma dei Carabinieri celebra la ricorrenza della Virgo Fidelis, eletta Patrona dell’Arma nel 1949 da Papa Pio XII. Questa giornata speciale unisce spiritualità, storia e tradizione militare, rafforzando i valori di fedeltà e sacrificio che caratterizzano da sempre i Carabinieri.

L’origine del culto della Virgo Fidelis

La devozione alla Virgo Fidelis (Vergine Fedele) si lega al motto dell’Arma dei Carabinieri: “Nei secoli fedele”. Questo motto, adottato ufficialmente nel 1933 per sottolineare l’impegno costante dell’Arma nel servire lo Stato e la popolazione, trovò una naturale corrispondenza nella figura della Vergine Maria, simbolo per eccellenza di fedeltà e protezione materna.

Nel 1949, in un periodo di ricostruzione morale e materiale dopo i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale, il comando generale dell’Arma propose di consacrare la Vergine come patrona dei Carabinieri. Papa Pio XII accettò la richiesta e ufficializzò la ricorrenza fissandola al 21 novembre, giorno in cui la Chiesa celebra la Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio.

Il significato spirituale della Virgo Fidelis

La scelta della Virgo Fidelis non è casuale. Maria rappresenta per i Carabinieri un modello di fedeltà verso Dio, la comunità e i propri doveri. Questa figura materna incarna l’ideale di protezione e dedizione che ogni carabiniere è chiamato a vivere nel quotidiano.

Il titolo “Fidelis” sottolinea anche la fermezza e il coraggio che caratterizzano l’impegno dell’Arma nel garantire la sicurezza pubblica, nel prestare soccorso e nel difendere i diritti dei più deboli, spesso in condizioni difficili e rischiose.

Un legame con la storia: la battaglia di Culqualber

La ricorrenza della Virgo Fidelis è strettamente legata a un episodio eroico della storia dell’Arma: la battaglia di Culqualber. Durante la campagna d’Africa della Seconda Guerra Mondiale, il 1º Battaglione Carabinieri si distinse per il coraggio dimostrato nella difesa del presidio di Culqualber, in Etiopia, contro forze nemiche superiori per numero e mezzi.

Nonostante l’esito tragico, il sacrificio dei Carabinieri fu un esempio di eroismo e dedizione. Per questo motivo, la data del 21 novembre commemora anche quella battaglia, unendo il significato spirituale della Virgo Fidelis alla memoria storica di un atto di straordinario valore.

La celebrazione oggi

Le celebrazioni della Virgo Fidelis si svolgono in tutta Italia con cerimonie religiose e civili. I momenti più toccanti includono la messa solenne, durante la quale vengono ricordati i Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere, e la preghiera alla Virgo Fidelis, che invoca protezione per tutti gli appartenenti all’Arma.

In questa giornata, la comunità si stringe intorno ai Carabinieri, riconoscendo il loro ruolo fondamentale come garanti della sicurezza e simboli di legalità e giustizia. La Virgo Fidelis non è solo una patrona spirituale, ma un richiamo ai valori di onore, fedeltà e servizio verso gli altri.

La Virgo Fidelis rappresenta per l’Arma dei Carabinieri molto più di una figura religiosa: è un emblema di dedizione e fedeltà che da oltre due secoli ispira uomini e donne al servizio dello Stato. La sua celebrazione annuale è un’occasione per onorare questi valori e ricordare il sacrificio di chi, in nome del bene comune, ha donato tutto, fino alla vita stessa.

In un mondo in continua evoluzione, la figura della Virgo Fidelis resta un punto fermo, un simbolo di speranza e fedeltà che illumina il cammino di chi sceglie di proteggere e servire.