The news is by your side.

La vegetazione del Parco dei Simbruini, un valore ambientale inestimabile

Jenne – Il paesaggio vegetale del Parco Regionale dei Monti Simbruini possiede un notevole valore ambientale.
La posizione geografica dell’area insieme a una serie di altri fattori permettono di incontrare sia specie vegetali tipiche delle regioni centroeuropee, che specie tipiche delle coste del mar mediterraneo, per non dimenticare che nelle vette più alte è presente una vegetazione tipica delle regioni subalpine.

Il territorio è in gran parte occupato da boschi (circa 22.000 ettari). La formazione più estesa è sicuramente la faggeta che vegeta dai 900 ai 1900 metri. Al suo interno, si possono rinvenire oltre che il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), l’acero montano (Acer pseudoplatanus), il sempreverde tasso (Taxus baccata), e l’agrifoglio (Ilex aquifolium).

Al di sotto del limite vegetazionale delle faggete predominano i boschi misti di specie quercine caducifoglie, come il cerro (Quercus cerris) o la roverella (Quercus pubescens), oppure di carpino nero (Ostrya carpinifolia); in tali formazioni è possibile riscontrare altre specie quali l’orniello (Fraxinus ornus), l’acero campestre (Acer campestre) e l’opalo (Acer opalus). Un’altra specie, di notevole interesse paesaggistico, che si riscontra sulle pendici ripide e assolate è il sempreverde leccio (Quercus ilex) (Fonte: Website Parco dei Simbruini)