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La vicenda Tari di Arsoli approda al Quirinale; la minoranza presenta ricorso al Presidente della Repubblica

29/01/2013 Roma, piazza del Quirinale, Palazzo del Quirinale

Arsoli – La vicenda  relativa ai consistenti aumenti di tasse sulla Tari approdano nei tavoli della piu’ alta istituzione; la Presidenza della Repubblica. Il gruppo consiliare Volta la Carta per il tramite del capo gruppo consigliere Marco Proietti in una nota afferma: “La bufera TARI che in questi mesi si è abbattuta sulla cittadinanza Arsolana, ha avuto l’epilogo che nessuno avrebbe mai auspicato. All’aumento ingiustificato del costo del servizio per l’igiene urbana, causato dall’incapacità di governo che da sette anni mostrano gli esponenti del Gruppo Politico “Impegno e Trasparenza”, si aggiunge l’ultima scelta politica che ha portato l’Amministrazione a disattendere anche le prescrizioni di legge per la determinazione delle tariffe TARI. La conseguenza è stata la notifica ai cittadini di bollette da capogiro; alcune hanno raggiunto anche le migliaia di euro. Alle vibranti proteste della cittadinanza e alle richieste di annullamento presentate dal Gruppo di Minoranza, l’Amministrazione non ha dato minimamente ascolto e ha preferito difendere la propria posizione anziché rimediare all’ingiustizia evidentemente consumata. Per questo, alcuni cittadini, supportati dal Gruppo politico “Volta la Carta, hanno deciso di intraprendere l’ultima strada percorribile per difendere i propri diritti, quella di ricorrere alla giustizia Amministrativa; il 19 gennaio scorso hanno così notificato il ricorso al Presidente della Repubblica. Sarà quindi il Consiglio di Stato a stabilire la legittimità delle scelte e degli atti amministrativi validati dal Consiglio Comunale. Una cosa è certa, la Maggioranza, che, nonostante l’ingiustizia da essa stessa prodotta, ha voluto mostrare il pugno duro anche di fronte alle oggettive difficoltà delle famiglie, dovrà assumersi tutte le responsabilità, politiche amministrative e sociali, di una vicenda che ha tormentato la collettività arsolana. Ci auguriamo che la conclusione del contenzioso possa fare definitivamente giustizia su una questione che senz’altro poteva essere gestita diversamente se l’Amministrazione fosse stata dalla parte del cittadino senza badare alla propaganda. “