Editoriale – . File chilometriche estenuanti hanno caratterizzato la Vigilia di Natale sia nel Lazio che in Abruzzo. La consapevolezza di dover creare una “bolla” di vaccinati, ma soprattutto di negativi al covid per poter stare insieme, ha spinto una mole immensa di persone nel ricorrere al tampone rapido. Attese di ore, al freddo, e talvolta anche sotto la pioggia. Scene che non avremmo mai potuto pensare di dover vedere. In alcuni quartieri di Roma, dei bar situati di fronte a determinate scene hanno offerto volontariamente del tè alle persone in fila, per semplice umanità.
In molte farmacie sono anche terminate le scorte dei tamponi, tanta gente è rimasta senza poterli fare. La corsa è quella di cercare al massimo di “normalizzare” un Natale che poi tanto normale non è.
Comunque le attività di vaccinazione proseguono anche nei giorni festivi, rispetto alla pandemia, purtroppo non c’è festività che tenga.