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L’Abbazia di Casamari a Veroli, storia millenaria di Ceretatae Marinae

VEROLI – (Fr) – L’Abbazia di Casamari è un’importante abbazia cistercense situata a Veroli, in provincia di Frosinone, nel Lazio. La sua storia è affascinante e risale a molti secoli fa.

Origini e Fondazione

L’abbazia sorge su un antico sito romano, dove sorgeva la città di Cereatae Marianae, dedicata al culto della dea Cerere. Da questa città, che era il luogo di nascita del console romano Gaio Mario, deriva il nome “Casamari,” che significa “Casa di Mario”.

La storia dell’abbazia vera e propria inizia nel 1035, quando vi fu fondato un monastero benedettino. Tuttavia, fu solo nel 1140, con l’arrivo dei monaci cistercensi, che Casamari assunse la forma e la rilevanza che oggi conosciamo. Questi monaci provenivano dall’Abbazia di Clairvaux, in Francia, e portarono con sé la rigorosa osservanza della Regola di San Benedetto, come riformata da San Bernardo di Clairvaux.

Periodo Medievale

Nel corso del XII e XIII secolo, l’abbazia conobbe un periodo di grande prosperità e potere. Fu uno dei centri più importanti dell’ordine cistercense in Italia, noto per la sua influenza spirituale, economica e culturale. In questo periodo venne costruita la chiesa abbaziale, un esempio perfetto di architettura gotica cistercense, caratterizzata da una struttura sobria ed elegante, con linee architettoniche semplici e rigorose.

Decadenza e Rinnovamento

Come molte altre abbazie, Casamari attraversò periodi di crisi e decadenza. Nel XIV secolo, a causa delle continue guerre, invasioni e crisi interne, l’abbazia iniziò a perdere parte della sua influenza. Un ulteriore colpo giunse nel 1717, quando l’abbazia passò sotto il controllo di commendatari, abati nominati dal papa che spesso non risiedevano nell’abbazia e la sfruttavano solo per i suoi redditi.

Tuttavia, alla fine del XVIII secolo, l’abbazia subì un’importante riforma grazie all’opera di figure come Dom Giovanni Maria Spinelli, che riuscirono a rivitalizzare la comunità monastica.

Epoca Contemporanea

Durante l’occupazione napoleonica, nel 1799, l’abbazia subì saccheggi e devastazioni, e sei monaci furono uccisi. Questi martiri di Casamari furono beatificati nel 2021.

Nel XIX secolo, con il ritorno della comunità monastica, iniziò un lungo periodo di restauri che riportò l’abbazia al suo antico splendore. Oggi, l’Abbazia di Casamari è un luogo di grande rilevanza storica e spirituale, visitato da pellegrini e turisti, e continua a essere un centro attivo della vita monastica cistercense.

L’architettura dell’abbazia, con la sua chiesa, il chiostro, la sala capitolare e gli altri edifici monastici, è un esempio mirabile di semplicità e austerità, tipica dello stile cistercense, e rappresenta un’importante testimonianza del patrimonio culturale e religioso italiano.