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L’AnC di Carsoli a Pescosolido per commemorare la memoria del CM Gianluca Catenaro

PESCOSOLIDO (Fr) – Una rappresentanza dellaAssociazione Nazionel Carabinieri di Carsoli era presente a Pescosolido (FR) per il 30° anniversario dell’incidente che ha avuto come vittima CATENARO Gianluca, Croce d’oro dell’E.I. ‘ vittima del dovere. E’ stato ricordato dai genitori Lena Nappi e Vincenzo anche quello che sarebbe stato il cinquantesimo compleanno del paracadutista dell’Esercito morto durante una esercitazione in Spagna giovanissimo. Presenti associazioni combattentistiche e d’arma, forze dell’ordine, istituzioni civili e militari.

Questo il conferimento della medaglia d’oro al valore :

Catenaro C.le Magg. Vfp Gianluca.
Croce d’oro al merito dell’Esercito
Caporal Maggiore Vfp
Data del conferimento: 21/01/1999
Alla memoria motivazione:
“Graduato Paracadutista in ferma volontaria in possesso di elevatissime morali e professionali coniugate con altissimo senso del dovere, forte motivazione e sincero spirito di servizio, nel corso di una importantissima ed impegnativa attività addestrativa internazionale in spagna, – in un contesto operativo caratterizzato da forte realismo – , riceveva, per le peculiari qualità di cui era in possesso, il compito delicatissimo di guidare e fornire sicurezza alla propria unità in movimento in area operativa sconosciuta in paese straniero ed in presenza di altre unità del partito contrapposto”. Mentre con perizia ed intelligenza svolgeva attività di esplorazione anticipando l’autocolonna a tutti gli incroci e svolgendo attenta osservazione nel passaggio di punti tatticamente “pericolosi, in un rettilineo, sempre in testa all’autocolonna a bordo del proprio motociclo, si volgeva più volte indietro per controllare l’andatura dei mezzi della propria unità anche quanto la stessa stava per incrociare un grosso veicolo. In tale particolare frangente metteva a repentaglio la propria incolumità e perdeva tragicamente la vita nell’adempimento del dovere e del compito assegnatogli. Si immolava cosi generosamente per far fronte ad una situazione di potenziale pericolo per i commilitoni che lo seguivano. Chiarissimo esempio di grandissimo altruismo, di totale dedizione alle istituzioni e di sincero spirito di servizio che onora la specialità e l’Esercito Italiano”.