L’Aquila – “In occasione della seduta odierna della Conferenza della Pesca regionale, immediatamente convocata a seguito delle segnalazioni e delle richieste pervenute da operatori del settore ed imprese acquicole, è stato fatto il punto della situazione con specifico riferimento alle gravi difficoltà che stanno investendo la piccola pesca e gli impianti di molluschicoltura abruzzesi colpiti dalle conseguenza di riscaldamento delle acque marine costiere, siccità e mucillagine nell’estate del 2024” – è quanto dichiara il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla pesca Emanuele Imprudente.
Gli operatori hanno segnalato che le condizioni ambientali hanno determinato un forte stress e stato di sofferenza dello stock di molluschi, in particolare cozze e vongole, provocando morie di mitili in allevamento, con una consistente perdita di prodotto adulto, una moria altrettanto grave del mezzo prodotto (in crescita per la commercializzazione a novembre) e, soprattutto, una preoccupante moria del novellame che sta mettendo in serio pericolo la possibilità di avviare la produzione del prossimo anno.
Presenti oltre agli operatori del settore, alle associazioni di categoria e ai consorzi preposti anche gli Enti di monitoraggio tecnico-scientifici, Istituto Zooprofilattico (IZSAM), ARTA e servizi competenti delle AASSLL, coinvolti al fine di supportare il settore per la produzione dei dati scientifici e di rilevazioni adeguate, anche al fine di appurare l’assenza di patogeni.
“Vista le criticità del settore a livello nazionale, almeno per quanto riguarda la costa adriatica, avvieremo innanzitutto un raccordo con le altre Regioni, al fine di coinvolgere la Commissione Politiche Agricole nazionale ed il MASAF – aggiunge il vicepresidente Imprudente. – Nel frattempo l’Assessorato regionale ha già appurato la possibilità di utilizzare due misure del Fondo europeo per la Pesca (FEAMPA), comprendendo anche il supporto per l’acquisto del seme, da attivare però, come previsto dalle normative vigenti, sulla base del danno accertato, quindi all’esito della verifica dei parametri economici: perdita del 30% del fatturato o mortalità maggiore del 20%”.