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L’Arma saluta il “brigadiere buono”; picchetto d’onore e tanti amici a Carsoli per Gianfranco Volponi

fun volponi 7Carsoli – Le massime autorità regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri, parenti ed un mare di amici hanno tributato questa mattina  l’ultimo saluto a Gianfranco Volponi; il “brigadiere buono” di 54 anni che è andato avanti dopo essere stato colpito nei giorni scorsi da un grave malore. Il rito funebre è stato concelebrato dal parroco di Carsoli don Roberto Cristofaro e dal Cappellanno Militare dell’Arma dei Carabinieri don Giancarlo de Cecco  presso la Chiesa Parrocchiale di S. Vittoria in Carsoli. L’Arma dei Carabinieri in grande uniforme ha accolto la salma di Gianfranco con il picchetto d’onore alla presenza del Gen. Michele Sirimarco (Comandante Regionale Abruzzo dell’Arma)  e del Col. Antonio Servedio (Comandante Provinciale dell’Aquila dei Carabinieri). C’erano tanti colleghi  che negli anni passati hanno prestato servizio presso il  locale comando di Carsoli insieme a Gianfranco nei suoi quasi quasi vent’anni continuativi, ma c’erano anche le rappresentanze ufficiali delle altre forze dell’ordine, dei gruppi di volontariato (Croce Rossa, protezione Civile) e delle associazioni locali in divisa.  Ma c’erano soprattutto tantissimi amici, che si sono stretti intorno alla famiglia per questo epilogo così triste. Il cappellano militare don Giancarlo De Cecco, durante l’omelia ha evidenziato il mistero della fede, in correlazione con la morte da intendersi come passaggio dalla vita terrena a quella eterna. “Dobbiamo trovare – ha detto – consolazione nella fede perchè se il chicco di grano non muore, non porta frutto”.  Prima del termine della cerimonia funebre è stata data lettura della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis. Tutto si è svolto in un clima di grande raccoglimento, un rispetto che l’intera comunità e tutto il comprensorio zonale hanno voluto significare a “Volponi”. Sempre presente nella vita della comunità sia nelle forme ufficiali che in quelle personali, Gianfranco Preghiera-del-Carabiniere_j567ixuhverrà ricordato per il suo carattere solare, disponibile e sempre particolarmente pronto alla battuta.  Ma era anche pronto all’ascolto, e all’aiuto verso gli altri.  Si era fatto benvolere un pò da tutte le generazioni, in quanto era amico di tutti e di tutte le età. La comunità perde dunque un amico, una di quelle figure che faceva comunque piacere incontrare e che era ormai parte integrante del viver quotidiano, sia nelle situazioni di normalità ma anche in quelle di emergenza. Non ti dimenticheremo, riposa in pace amico di tutti.

 

 

“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13)