Roma – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sono riusciti a rintracciare e arrestare un latitante del 1972, che era ricercato dal marzo 2006, quando era sfuggito alla cattura nell’ambito dell’operazione IBISCO coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Roma. Egli era ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, motivo per il quale deve scontare una condanna alla pena di anni 13 e mesi 4 di reclusione.
I militari erano da tempo sulle tracce del catturando il quale risultava essersi trasferito in Spagna, ma continuava ad avere rapporti con i suoi più stretti familiari domiciliati a Roma, in particolare la madre e la figlia 22enne alle quali sapevano essere molto legato. Intuendo, quindi, che in prossimità della ricorrenza del 23° compleanno della ragazza l’uomo avrebbe potuto farle visita, i Carabinieri si sono appostati per giorni all’esterno dell’abitazione della madre dell’uomo, ubicata nel quartiere Tuscolano della Capitale, fino a quando hanno notato accedere all’interno del condominio un soggetto dalle fattezze simili proprio a quelle del noto latitante. I Carabinieri, nella circostanza, fingendosi fattorini, decidevano di fare irruzione immediatamente all’interno dell’appartamento sorprendendo il latitante mentre tentava di nascondersi nella camera da letto. La successiva perquisizione consentiva di rinvenire nella diponibilità del latitante una falsa carta di identità, valida per l’espatrio, riportante la sua effigie ma con generalità riconducibili ad un altro soggetto residente a Roma e avente la sua stessa età. Dai conseguenti accertamenti emergeva che tale documento era stato utilizzato quella stessa giornata per passare i controlli aeroportuali e salire a bordo dell’aereo Barcellona – Roma delle ore 07.00 del mattino.
Il provvedimento di cattura, che era stato emesso nel 2006 nei confronti dell’uomo e di altre 26 persone, scaturiva da un’attività di indagine condotta dai Carabinieri del II Reparto Investigativo del ROS di Roma ed era stata avviata a seguito di due ingenti sequestri di narcotico:
- 16 tonnellate di sostanza del tipo hashish, operato a Fiumicino in data 17.12.1999, dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma;
- 2,1 tonnellate di cocaina rinvenute a bordo della motonave IRENE in data 14.04.2003, ad opera della dogana spagnola al largo delle Isole Canarie.
L’arrestato era ritenuto uno dei promotori di tale sodalizio, occupandosi, in particolare, di procurare lo stupefacente da importare in Italia sfruttando contatti con canali di rifornimento attivi in Spagna e nei paesi produttori (Marocco e Sud America).
Il latitante, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Rebibbia.