Mandela, – Sui lavori di riqualificazione di Piazza Nazionale a Mandela, interviene sui social il consigliere Vincenzo Dante:
“Con un recente provvedimento il Comune di Mandela ha liquidato i compensi al progettista e alla Ditta che ha eseguito i LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE IN PIAZZA NAZIONALE.
La somma complessiva ammonta, per la precisione, AD EURO 81.743,77.
Per parte nostra, ci chiediamo come sia possibile che la progettazione di un intervento così semplice, l’acquisto e la posa in opera di pochi vasi e transenne color “cacca” e l’installazione di qualche luce a terra abbiano potuto comportare una spesa così esorbitante.
Tanto più che, come noto, le luci a terra neanche funzionavano, cosicché l’Amministrazione, sempre in tempi recenti, ha dovuto spendere anche altri soldi per un intervento di sostituzione
Ma, oltre a questa, vi proponiamo pure ulteriori riflessioni.
Questi lavori, effettuati contro la volontà della maggior parte dei Mandelesi, hanno ridotto la nostra Piazza – che un tempo era il centro della vita della nostra Comunità – ad un insignificante ed angusto viottolo, un luogo ormai vuoto e non più frequentato, dove peraltro questa Amministrazione, oramai da diversi anni, vieta sistematicamente l’esecuzione di tutte le tradizionali manifestazioni del nostro Paese.
La scusa che pongono è che, “dopo i fatti di Torino…” (alludendo a quanto accadde nel capoluogo sabaudo nel 2017 in occasione della partita della Juventus), simili manifestazioni devono tenersi in luoghi dove sono presenti “adeguate vie di fuga”.
E così, per volere dell’Amministrazione comunale, il luogo in cui ormai devono farsi gli eventi è diventato Piazza Cartoni, la quale, come vie di fuga, presenta giusto tre minuscoli vicoletti, larghi ciascuno mezzo metro .
Meno male che qualcuno, mentre l’intervento in Piazza era in corso di esecuzione, ci aveva spiegato con un post che, grazie a questi lavori, sarebbero state create tre micro-isole (o micro-aree, non ricordo bene), ove sarebbe stato possibile sedersi per un caffè o un aperitivo.
Bene, ad oggi, per sedersi in Piazza, è rimasta soltanto una malandata panchina, ingabbiata e costretta all’interno di un minuscolo spiazzo, chiuso proprio dalle succitate transenne color “cacca”. Questa, attualmente, è la Piazza di Mandela”.