ROMA – I vertici della Concessionaria intervenuti in audizione parlamentare presso la Commissione Ambiente della Camera hanno sottolineato la necessità di verificare le condizioni migliori prima di avviare lavori futuri. “È necessario un maggiore coordinamento tra le due strutture commissariali che operano, caso unico in Italia, sulla stessa infrastruttura autostradale e il concessionario Strada dei Parchi”. Questo il passaggio fondamentale dell’intervento del Vicepresidente di Strada dei Parchi, Mauro Fabris, nel corso dell’audizione odierna in merito alla messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso e ai disagi provocati agli utenti nei giorni scorsi per la chiusura del Traforo autostradale, a causa dei sondaggi sull’acquifero ordinati dal Commissario Caputi.
Nel corso dell’audizione l’AD di Strada dei Parchi, ing. Costantino Ivoi, ha inoltre sottolineato come “sicurezza e diritto alla mobilità degli utenti vadano sempre tutelati ma, purtroppo, rispetto ai disagi provocati all’utenza e al territorio nei giorni scorsi a causa della chiusura al traffico della Galleria del Gran Sasso, SdP può solo prendere atto, con il consueto spirito collaborativo, delle decisioni assunte dal Commissario per la messa in sicurezza del Gran Sasso, ing. Caputi”. La Società ha voluto inoltre ricordare per il futuro “l’importanza di un coinvolgimento preventivo degli altri gestori autostradali e stradali, come ANAS, da parte del Commissario, per verificare nell’arco di tempo dei lavori, anche la percorribilità della viabilità ordinaria alternativa”, come la Statale delle Capannelle, attualmente penalizzata da diversi cantieri.
“Ad oggi, per consentire al Commissario di eseguire i sondaggi propedeutici ai lavori, l’unica soluzione, con una galleria interdetta e con le limitazioni al transito introdotte nel 2018 a tutela della sicurezza dell’acquifero, è quella del regime a senso unico alternato per una galleria alla volta. Una modalità che, nei pochi giorni per cui è stata applicata nelle scorse settimane, ha comportato una contrazione del traffico del 10% per i mezzi leggeri e del 20% per i mezzi pesanti.” – ha affermato Ivoi dopo un quesito dell’On. Rachele Silvestri, che ha chiesto inoltre se sussiste la possibilità di una riduzione del pedaggio per la tratta interessata dai lavori. “Sulle tariffe ogni decisione spetta al concedente, il MIT. In quanto concessionaria non abbiamo alcuna autonomia di intervento” – ha concluso Ivoi.