EDITORIALE – Una mattina come tante, nella routine quotidiana, gli uccellini cinguettavano allegramente liberi al di fuori degli spazi senza confine all’aria aperta, da una parte nel centro dell’imperiale Roma un autobus dell’Atac come molti ospitava con grazia decine e decine di pendolari, civili, lavoratori onesti, disonesti ecc.
Brusii di voci talmente fitte che non si riconoscevano da chi partissero inebriavano l’aria contenuta nel mezzo ferroso, ma d’altro canto le porte a momenti si aprivano per l’entrata e l’uscita dei passeggeri. Un vero e proprio ricircolo d’aria. Chi gridava a destra e chi a sinistra e intanto il virus latente passava oppure no, b’è! ogni giorno su metro e mezzi di trasporto leggeri si respira quest’aria stantia, consentita di respirare, mentre al di fuori attività come bar, ristoranti, palestre ecc. rimangono chiuse, un’ingiustizia di fondo incompresa!.
Ammettendo anche che queste debbano rimanere chiuse per infinite leggi siglate lungo un papiro, per quale motivo i ristori ancora non arrivano o in piccole quantità sporadiche? Gente che ha lavorato una vita o ha investito tutti i propri risparmi vede andare in fumo tutto ciò che hanno costruito, uomini e donne con famiglie e dipendenti da mantenere e per concludere anche tasse da pagare. Se questo non è inferno dite loro allora che è il paradiso!. Nel frattempo per contrastare la pandemia il governo non pensa o non vuole pensare a limitare o controllare i flussi sui mezzi pubblici che sempre di più divengono saturi di viaggiatori.
Il Paese sta andando incontro alla stagione estiva, dove tutto sembra sbocciare, le strade diverranno sempre più affollate, negozi, piazze, mezzi pubblici e spiagge saranno ancor di più frequentate e il Governo si sta preparando?
Intanto la popolazione si sta vaccinando, indossa mascherine e segue le regole impartite dalle autorità, per cosa? Il sistema di prevenzione contro la pandemia è piena di falle, si devono al più presto ricucire le aree danneggiate e capire dov’è il problema e non probabilmente giocare ad “Art Attack”