Carsoli – La giornata odierna è stata caratterizzata da un’altra nota molto negativa. Un ulteriore tassello di disoccupazione e di problemi che affliggono molte famiglie. Trentacinque dipendenti di una industria di produzione omeopatica situata nel distretto industriale di Carsoli sono stati raggiunti ufficialmente da lettere di licenziamento. I dipendenti interessati sono stati invitati a lasciare immediatamente il posto di lavoro, in esecuzione ad un provvedimento che era già da tempo nell’aria ma la speranza di una soluzione era rimasta viva fino all’ultimo. Ora invece non c’è più nulla da fare si scrive una pagina nera sul lavoro nella zona industriale di Carsoli Oricola , un tempo l’eccellenza del lavoro per la presenza di industrie sul territorio. Anni fa, il carseolano non solo non conosceva la parola disoccupazione, ma era in grado di offrire a maestranze venute da fuori a trovare impiego in questa area. La crisi dilagante del sistema produttivo, ha poi causato un inesorabile declino di stabilimenti che erano il fiore all’occhiello della produttività e dell’industria. Molti i casi che hanno visto mandare a casa tanti padri di famiglia, ed in molti casi anche mariti e moglie impiegati nella stessa azienda si sono visti perdere il sostentamento di base per la famiglia in un batter d’occhio. Il problema è sicuramente forte ed ha un certo impatto sociale che deve essere rivalutato e considerato, analizzando le cause di questo problema ma occorre anche trovare le soluzioni corrispondenti. Il distretto industriale Carsoli-Oricola, o come lo si voglia chiamare, è un agglomerato che presenta tutte le caratteristiche ottimali per gli insediamenti produttivi. La vicinanza con l’autostrada A24/A25 Roma-L’Aquila, le infrastrutture viarie che sono state realizzate con finanziamenti ottenuti a forza di richieste inoltrate alla Regione ed ai competenti ministeri. Con i licenziamenti odierni, una nuova tegola cade sul territorio che riguarda molti giovani ormai senza futuro e senza prospettive.