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L’infiorata del Corpus Domini a Carsoli, solenne celebrazione con suggestivi tappeti di fiori

Carsoli – Si è svolta in un clima di grande partecipazione popolare di fede e di raccoglimento la solenne celebrazione del “Corpus Domini”, quest’anno arricchita dall’Infiorata organizzata dalla Pro-Loco Carseoli. La Piazza Corradino e via Valeria sono state addobbate a festa con realizzazione manuale di mosaici fiorati multicolore che hanno riprodotto fiori, immagini sacre e contenenti dediche e raffigurazioni del Corpus Domini. Vere e proprie opere d’arte, realizzate dagli stessi componenti della Pro-Loco Carseoli.  Ciò ha reso ancorpiù intensa e suggestiva la Processione alla quale hanno presenziato numerose rappresentanze di organizzazioni, ed associazioni locali. I componenti della Pro-Loco Carseoli guidati dalla attivissima presidente Francesca Cantiello hanno indossato le maglie di colore blu, unitamente al gruppo devoti della Santissima Trinità di Carsoli che ha partecipato in maglia e stendardo. Sono tornati anche gli “angioletti”, stupendi bambini vestiti a festa per onorare il Corpus Domini con tanto di ali al seguito. Quest’anno è come se questa ricorrenza sia stato un richiamo raccolto da tante categorie, persone, fedeli e dalla comunità che si è ritrovata in uno dei momenti più forti ed intensi della fede Cristiana. Il parroco don Roberto Cristofaro durante l’omelia ha riaffermato e spiegato i concetti religiosi e profondi legati al Corpus Domini.

Per visualizzare i video della Processione in uscita ci si può collegare alla Pagina Facebook Città di Carsoli cliccando qui 

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La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucaristia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.

Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell’11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia (non andrà mai a Roma), estese la solennità a tutta la Chiesa. All’anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena. La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività.

Nel 1208 ebbe un’altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell’eucaristia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l’istituzione della festa. Scrisse una petizione anche a Hughes de Saint-Cher, all’arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l’iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall’anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All’epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all’interno delle loro diocesi.

Si dovette aspettare però il 1264, poco dopo l’elezione al soglio Pontificio proprio dell’ Ex Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaleon de Troyes, che già contribui’ alla Prima Festa del Corpus Domini in Belgio, ed alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale.

Durante il periodo delle guerre di religione in Francia (in verità tra il 1540 e il 1600, cioè in un arco temporale leggermente più lungo), la processione del Corpus Domini fu oggetto di ostilità da parte degli Ugonotti. Infatti i Calvinisti (noti in Francia come Ugonotti) negano la transustanziazione come leggenda priva di fondamento, e persino offensiva nei confronti della religione evangelica.

Gli Ugonotti facevano la processione oggetto di numerose provocazioni, e veri e propri attacchi alle immagini e all’ostia, oppure semplicemente dimostravano la loro diversità religiosa (non stendendo alla finestra le tovaglie che, tradizionalmente, le famiglie cattoliche francesi mettevano in mostra in omaggio alla processione, lavorando ostentatamente alle finestre o davanti agli usci ecc.).

Fino alla metà del Seicento in certe zone della Francia la processione del Corpus Domini fu quindi accompagnata da massicci schieramenti di forza pubblica, e con i fedeli in genere armati e pronti a difendere l’ostia da eventuali profanazioni.