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L’innovazione, un potente strumento per il successo aziendale

Meta: L’innovazione è una delle più importanti priorità per le aziende, che richiede attenzione e impegno e se correttamente realizzata porta a grandi benefici

Per chi è alla ricerca di un posto di lavoro, la prima cosa da considerare è di presentarsi in modo corretto al potenziale datore di lavoro, mettendo bene in evidenza le proprie qualifiche e capacità rispetto al lavoro offerto.

Lo strumento che permette di preparare una presentazione ad hoc di sé stessi è il Cv, che deve essere redatto compilando tutte le sezioni e aggiungendo anche le proprie certificazioni, perché inserire corsi e certificati nel curriculum è molto importante.

Avere le competenze specifiche richieste per il lavoro cui ci si candida è fondamentale, ma presentarsi alle aziende dimostrando la propria partecipazione ad un corso di Innovation Management certamente attirerà l’attenzione del recruiter!

Che cos’è l’innovazione e perché è importante nel mondo del lavoro?

L’innovazione può essere definita in diversi modi; nel corso del tempo, scienziati, filosofi, sociologi ed esperti di varie altre discipline hanno formulato le loro proposte, nel tentativo di definire che cosa sia l’innovazione.

Secondo l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) l’innovazione è

“la produzione o introduzione, l’assimilazione e lo sfruttamento di una novità con un valore aggiunto nella sfera economica e sociale; il miglioramento e lo sviluppo di prodotti, servizi e mercati e anche di nuovi metodi di produzione e l’istituzione di nuovi sistemi di gestione”.

L’innovazione è alla base delle aziende di successo, perché adottare un approccio innovativo al lavoro permette di scoprire e proporre le migliori soluzioni e idee, e contribuisce al progresso non solo delle aziende, ma anche dell’intero consorzio sociale.

Il modo in cui le aziende producono innovazione si è evoluto rispetto al passato. Mentre in precedenza esse affrontavano l’innovazione con approcci interni, cioè sfruttando idee e tecnologie di proprietà sviluppate all’interno dell’azienda, oggi preferiscono ricorrere a una vasta rete di interlocutori esterni da cui attingere nuove idee da sviluppare.

Le aziende quindi innovano e potenziano le proprie competenze tecnologiche attraverso l’utilizzo e l’adozione di idee o risorse provenienti dall’esterno dei propri confini.

L’Open Innovation rappresenta oggi un’opportunità cruciale che comporta inevitabilmente il dover affrontare ostacoli, rischi e complessità

Essa si muove in un panorama complesso e sfaccettato che necessita di una gestione complessa, poiché implica la relazione con una molteplicità di elementi e strumenti diversi.

Questi fattori possono portare a intraprendere un’altrettanta pluralità di percorsi tutti finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo preposto.

Uno stakeholder fondamentale per l’Open Innovation è rappresentato dalle start up, che proprio per la loro natura sono predisposte all’innovazione e creatività, alla ricerca di nuove soluzioni e di prodotti e servizi da lanciare sul mercato.

L’innovazione è un processo che comprende diverse fasi

Affinché il management possa sperimentare e acquisire le competenze e gli strumenti necessari per ottenere un’innovazione redditizia, le aziende indirizzano i loro sforzi lungo un percorso che potremmo sintetizzare in tre diversi livelli:

  • Discovery

In questa fase, l’azienda deve apprendere la cultura dell’Open Innovation, analizzando attentamente i propri meccanismi di governance, le best practice e i principali stakeholder.

Il management sperimenta nuove situazioni e realizza iniziative di livello empirico, il cui scopo è diffondere all’interno dell’organizzazione aziendale le prime idee e gli strumenti che promuovono l’innovazione aperta e collaborativa.

Ad esempio, l’azienda può collaborare a nuovi progetti con centri di ricerca e approfondire la conoscenza di nuovi approcci coinvolgendo le start-up.

  • Empowering,

Qui l’azienda sperimenta come innovare apertamente all’interno del sistema, rispettando le specificità di ciascun soggetto e affinando i processi e le soft skills necessarie per i propri scopi.

L’impresa quindi realizza iniziative come ad esempio progetti di spin-out o spin-off aziendali, creazione di laboratori condivisi con università o centri di ricerca, o acquisizione di proprietà intellettuale realizzata da questi soggetti.

Questa fase continua sino a quando l’azienda raggiunge la maturità e sufficiente autonomia per sviluppare e gestire in proprio un efficiente sistema per l’innovazione.

  • Exploiting

Quest’ultima fase fa riferimento al complesso delle attività finalizzate a migliorare, potenziare e accrescere l’offerta commerciale sfruttando le risorse e le competenze esistenti. È una prassi aziendale che perfeziona ed amplia le conoscenze disponibili, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza dei processi e dei prodotti aziendali e di promuovere un’innovazione sempre crescente.

 

L’exploiting promuove diverse iniziative di investimento come ad esempio il Corporate Venture Capital (CVC), assumendo perciò una partecipazione azionaria in una piccola impresa innovativa o specializzata, alla quale può anche fornire competenze gestionali e di marketing, con l’obiettivo di ottenere uno specifico vantaggio competitivo.

 

L’innovazione rappresenta attualmente una delle keywords più importanti per lo sviluppo delle imprese. Più del 90% degli imprenditori e dei manager ritiene che l’innovazione sia la priorità strategica per le loro aziende e convengono anche sul fatto che è un processo complesso da implementare, ma se correttamente realizzata porta a grandi benefici per l’impresa.