ROMA – Dopo la lotta al Covid, la regione Lazio intende vincere un’altra battaglia: tornare ai livelli pre-pandemia delle liste d’attesa recuperando gli interventi chirurgici, i ricoveri ospedalieri, le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di screening che non è stato possibile erogare.
Il messaggio che vogliamo dare è che siamo impegnati in maniera netta e inequivocabile a ridurre e risolvere il problema tempo. È un atto figlio della condivisa preoccupazione ed era necessario intervenire.
Il Piano prevede un investimento di 48 milioni di euro destinati alle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio che dovranno rispettare degli obiettivi entro la fine del 2022.
In particolare:
• il recupero delle prestazioni di medicina specialistica ambulatoriale non erogate nel periodo dell’emergenza entro dicembre 2020, almeno nella quota del 90% del totale.
• l’ottimizzazione dei turni del personale medico e di comparto, e dell’uso degli spazi, delle tecnologie ed attrezzature.
• l’apertura dei presidi sanitari nelle ore serali e nelle giornate di sabato e domenica.
• l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive da parte del personale sanitario presente nelle strutture pubbliche.
• il ricorso a strutture private accreditate per l’erogazione di parte delle prenotazioni sospese all’interno del budget loro assegnato.