Oricola. L’oro di Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna è stato venduto per far fronte a dei lavori nella chiesa. E’ questa la spiegazione ufficiale in seguito agli eventi di ieri, giorno in cui si è svolto uno specifico incontro presso la curia con i rappresentanti di Oricola giunti ad Avezzano per sapere che fine avesse fatto l’oro dei loro Santi. Da qualche tempo il gruppo del comitato feste aveva notato che i monili accumulati nel tempo erano spariti. Dal momento che a ottobre c’era stato il cambio del parroco avevano aspettato a denunciare il fatto, certi che l’oro fosse stato custodito al sicuro. Diversi paesi, infatti, hanno ormai adottato l’usanza di riporre tutti i preziosi in una cassetta di sicurezza e di prendere alcuni pezzi soltanto in occasione delle festività evitando così di esporre la famiglia che ospita una delle statuine a rischio furti. In molti pensavano che anche a Oricola l’oro di Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna, che passava di casa in casa durante l’anno, fosse stato custodito altrove. Ieri però gli amministratori i membri del comitato feste hanno avuto l’amara sorpresa. “Come preannunciato ieri mattina si è svolto l’incontro tra il vescovo Santoro e una rappresentanza della comunità di Oricola, all’esito dell’incontro tutto il paese è rimasto a bocca aperta”, hanno precisato il sindaco Antonio Paraninfi, il vice sindaco Luca Cardilli e i consiglieri Steven D’Agostino e Giancarlo De Petris, “ci è stato riferito che l’oro delle 4 statuette, ovvero Santa Restituta, San Luigi, Sant’Antonio e la Madonna, è stato venduto. Venduto per far fronte a debiti non meglio precisati. Solo una parola da parte dell’intera comunità: è una vergogna”. Durante l’incontro sono stati mostrati solo alcuni monili “dell’oro deji santi” non vendute e conservate in un luogo sicuro. I presenti e la popolazione non ha preso bene la notizia vista la devozione verso i patroni e l’importanza che danno a questi ex voto che si tramandano da padre in figlio. Al faccia a faccia in curia hanno preso parte oltre al vescovo Santoro e agli amministratori anche monsignor Domenico Ramelli, il vicario della forania di Carsoli don Fulvio Amici, l’ex parroco don Andrea De Foglio e l’attuale don Roberto Muscas. “Ho partecipato all’incontro insieme agli altri amministratori”, ha concluso il primo cittadino di Oricola, “spero che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda per il bene e la serenità della nostra comunità”.
Prev Post