Tivoli – Come possono esserci luci accese nottetempo in un edificio interdetto al pubblico con ordinanza sindacale? Questo il mistero che aleggia a Tivoli nel mondo degli studenti, sempre più arrabbiati e delusi per aver visto chiudere la loro scuola il primo giorno della riapertura. Tutto è avvenuto in quattro e quattrotto. Edificio a rischio e quindi impraticabile prima per disposizione della Città Metropolitana di Roma poi per ordinanza del sindaco che lo ha dichiarato “interdetto”.
Ma le luci accese di notte, hanno alimentato altra rabbia: “perchè accese chi c’è dentro un immobile interdetto?” In molti si chiedono ciò e sul web è un tam tam di polemiche in cui si chiede trasparenza e giustizia.
Intanto nei prossimi giorni una delegazione dei genitori intraprenderà azioni di protesta, poichè non vedono certo una luce per i loro figli. Una nuova dislocazione, comporta seri disagi, specialmente per chi aveva scelto l’Olivieri anche per la sua comoda localizzazione nei pressi della stazione ferroviaria.
Chi viene da fuori dunque dovrà essere condannato ad un tour de force per andare e venire a scuola? Ciò potrebbe far perdere iscritti, generare a sua volta altra demotivazione. Il Comune del resto è un pò parte rogante, come una sorta di notaio poichè di fatto la competenza dell’Istituto è della città Metropolitana di Roma. Troppi però sono i perchè i ma rispetto a questa situazione che doveva sicuramente essere gestita con una diversa pianificazione.