Farindola (Pescara) – Commemorare e mantenere viva la memoria di quanto accaduto il 18 gennaio 2017 a Rigopiano è più che un dovere istituzionale, è un obbligo morale di tutti, ancor più quando si rivestono cariche amministrative. C’eravamo sette anni fa, ci siamo oggi come ogni anno, in qualità di amministratori regionali, ma soprattutto come uomini e donne, padri, fratelli, zii, nonni, che in quella tragedia avrebbero potuto perdere i propri cari e che oggi hanno il compito di testimoniare e di lavorare a tutela del territorio e dei cittadini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che nel pomeriggio prenderà parte alla commemorazione istituzionale della strage di Rigopiano. “Ormai da sette anni il mese di gennaio porta con sé il fardello di un ricordo incancellabile di quello che è stato un dramma spaventoso per il nostro Abruzzo – ha commentato il presidente Sospiri – e purtroppo il ricordo di ciascuno di noi torna a quei momenti che hanno preceduto la valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano. Inevitabilmente ciascuno di noi ripensa a quella incredibile nevicata, alle nostre attività frenetiche in quella giornata, alle tante emergenze che si stavano vivendo sul territorio regionale, e cerchiamo di immaginare come possano aver vissuto quelle ore le vittime del dramma. Molti di noi in quella tragedia hanno perso un conoscente, un amico, un parente, e oggi è nostro dovere concentrarci sul ricordo di quelle 29 vittime alle quali dobbiamo rendere un doveroso omaggio. Il nostro compito, in qualità di amministratori, è quello di lavorare per impedire in ogni modo il ripetersi di simili tragedie, di prestare ascolto e attenzione ai segnali che ci arrivano dai nostri territori, dalla stessa natura, di essere sempre accanto ai cittadini, senza mai perdere di vista uno dei nostri obiettivi: garantire il diritto alla vita di ciascuno”.