“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13)
Carsoli – La salma di Ferdinando Eboli è stata accolta da un bagno di folla nel primo pomeriggio presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria per il funerale. L’ultimo saluto è stato un tributo forte e sentito dei tantissimi amici arrivati da ogni dove. Tutti dovevano e volevano esserci. Il picchetto d’onore del gruppo Alpini di Carsoli, la Confraternita del Sacro Cuore di cui faceva parte, ed il Coro Polifonico “Piana del Cavaliere” che ha eseguito i brani durante la S. Messa celebrata dal parroco di Carsoli don Roberto Cristofaro. Il messaggio forte è quello di un esempio da seguire per tutta la comunità, e ciò che si è detto non sono certo frasi di circostanza, ma solo realtà. Al termine della celebrazione il saluto del Coro e degli Alpini con il “Signore delle Cime”, Ezio Eboli con la preghiera dell’alpino e poi il ricordo di Eligio Eboli che ha riaffermato la solidarietà e la generosità di questo grande uomo. E’ stato poi Massimo Simonetti, in rappresentanza del Coro Polifonico a dedicare commosse parole al compagno di canto. Una voce che è mancata e che continuerà a non esserci. Resta la testimonianza di una vita intera dedicata ai valori della famiglia che tanto ha amato, ai tanti amici che sentiva e faceva sentire un pò tutti come parenti. La sua casa è stata sempre aperta a tutti i suoi di amici e a quelli dei suoi figli. Ferdinando sapeva dire le cose… anche senza dirle, aveva il dono di una intelligenza umile, che gli ha consentito di esprimere il suo estro con creazioni ed idee uniche nel loro genere. Prima del trasporto presso l’impianto di cremazione di Roma Ferdinando è stato salutato con ripetuti applausi che lo accompagneranno ora nel viaggio della vita eterna. Riposi in pace. Alla moglie Bruna, ai figli Silvio ed Emanuela con Evandro Ranieri, a Silvana, alla sorella Filomena e a tutti gli amici e parenti il sincero e vero cordoglio della nostra redazione.