Carsoli. Questa mattina tutta la comunità si è stretta intorno alla famiglia di Edoardo Marcangeli di 12 anni scomparso lo scorso 22 agosto in seguito ad una malattia incurabile. La bara bianca è stata accolta da commosse ovazioni di applauso. Di fronte a fatti così incresciosi non si riescono a trovare le parole giuste. Ma il parroco don Roberto Cristofaro durante la significativa omelia ha lanciato con grande realismo un forte messaggio di fede, sottolineando la Santità di questa anima volata in cielo cosi’ presto. E le testimonianze che hanno concluso la S. Messa hanno reso ancorpiu’ forte ed intenso il messaggio di fede e di cio’ che il piccolo Edo ha lasciato come insegnamento di vita. La carità verso gli altri, il saper sopportare con dignità e compostezza il male che lo aveva colpito. La luce che ha brillato nei suoi occhi nel momento in cui il Signore lo ha portato a se’. Testimonianze vive, rese direttamente dal personale medico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma che lo hanno accompagnato durante questo lungo e difficile percorso. Il Comitato Feste Patronali, appena appresa la notizia della scomparsa del piccolo aveva comunicato la sospensione di ogni forma di spettacolo, e per questo sono state espresse parole di ringraziamento dalla zia del piccolo che poi si è rivolta ai tanti bambini presenti dicendo loro di custodire la vita nella rettitudine, evitando il male nella memoria di Edo. All’uscita dalla Chiesa un leggero sottofondo con l’inno della Roma, squadra del cuore di Edo ed i palloncini giallorossi lanciati verso il cielo. Il saluto per una passione sportiva, una competizione vissuta anche questa sempre nel rispetto degli altri. Un lunghissimo corteo ha accompagnato a spalla la bara bianca fino al Cimitero di Carsoli dove ora riposa nella pace.
(Ad maiorem Dei Gloriam a.D. MMXV)