Redazione-In questo “struggente” quadro del nostro Artista Conterraneo Franco Pompei, esponente dell’”Arte Povera”, viene rappresentato l’Uomo Occidentale Deideologizzato, privo di punti di riferimento interiori, senza più valori guida, figlio di una Società, da lui stesso costruita ,della quale è diventato Succube e Schiavo; un Mondo Contemporaneo governato dall’Imperialismo Economico che ha come meta immediata il produrre sempre di più. E’ l’”Uomo Tecnocratico” che ha perso la sua Umanità, spronato ad avere sempre più potere; non roba e soldi soltanto, ma potere .Non si tratta di Autorità ne tantomeno di Autorevolezza. Questo “ingranaggio Infernale” afferra l’uomo che aderisce alle Leggi dell’Ipermercato Planetario in un morsa che a sua insaputa, lo stritola nella Psiche, nell’Anima e nel Cuore. Quello che gli fa brillare davanti agli “Occhi” è il fatto di possedere più Potere; un Potere per raggiungere sempre più Profitto. E’ il così detto “Feticismo delle Merci” che porta l’Uomo a credere che il Possesso di determinati Prodotti cambi le sue Qualità e che l’Abbondanza di quest’ultimi, possa essere identificata con il suo Arricchimento quale essere umano. L’Uomo si orienta così nella direzione della sua Esteriorità impoverendosi. Niente più Etica o Morale o Religione: la Sincerità, la Lealtà, l’Onestà, la Fedeltà alla Parola data, il Rispetto della Propria e dell’Altrui Persona, la Capacità di Ammirazioni, di Benevolenza e di Altruismo appartengono ad un Mondo Vecchio e Superato. E’ la “Tecnica”, di Galimbertiana Memoria, che domina il tutto; una Tecno-Economia che insieme alla Finanza, produce Diseguaglianze, Guerre, Povertà ecc. e che rischiano di portare l’Intera Umanità verso l’Autodistruzione. E tutto ciò viene evidenziato dall’Autore Pompei nella parte sinistra dell’Opera dove in un “Utero”, vengono rappresentate delle Fabbriche “Inquinanti”, con un “Grafico Economico” insieme ad un “Barcone di Migranti” che naviga in un mare, “Rosso”, del sangue delle Vittime Innocenti. Al centro, una “Scalinata Bianca” sulla quale, “L’Uomo Tecnico” di Franco sale con in mano una “Pergamena”(Giuramento di Ippocrate) verso dove,ci si chiede? Verso una Speranza di Redenzione o di Liberazione rappresentata dalle “ Stelle Bianche” brillanti in un Cielo Scuro. E’ un “Uomo Pentito” per ciò che ha creato; un “Uomo Viandante” che cerca di riscoprire la sua Umanità Perduta; un Uomo che cerca Un Nuovo ordine Etico-Morale Interiore; Un Uomo che ha ripreso a Sperare in un Mondo Migliore insomma, Un “Uomo Ottimista” che vuole riscoprire il senso della sua Esistenza.(Il Colore Bianco della Figura del dipinto simboleggia questo Ottimismo)Un Uomo che tuttavia, può continuare a percorre la strada della “Perdizione” o della sua “Autodistruzione” e le “Scale”, alla sua “Destra”, ne sono una testimonianza. E’ posto di fronte ad un Bivio! Deve Scegliere? Ma chi può Salvare questo Uomo Moderno? La Salvezza, ed è questo il messaggio(Stelle Bianche), è rappresentata dalla Riscoperta di Una Nuova Umanità; un Nuovo Umanesimo che riporti al Centro L’Uomo-Individuo; il Nuovo Umanesimo di Papa Francesco, di Don Andrea Gallo, di Fabrizio De Andre(Una Smisurata Preghiera);Un Umanesimo che rinasce nel riconsiderare gli “Ultimi”, gli “Emarginati” dalla Società, I “Peccatori”:difenderli e rivalutarli perché dalla loro Umiltà, Semplicità e Sofferenza è possibile ritrovare quella Felicità, Amore e Gioia di vivere che Salva L’Uomo da una “Eterna Dannazione”.(m.m.)