Rieti – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Fara in Sabina hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal G.I.P del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un trentasettenne del luogo.
Il provvedimento giunge all’esito di una dettagliata denuncia formalizzata presso la citata Stazione Carabinieri dalla moglie, per una perdurante condotta vessatoria perpetrata dal marito, con reiterati episodi di violenza morale e fisica in suo danno.
Le indagini hanno consentito di acclarare come, purtroppo, a taluni episodi di violenza, avesse assistito anche la figlia undicenne della coppia.
Determinante è stata, in questo come in altri casi del genere, da parte della donna, l’aver progressivamente maturato, anche grazie all’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Fara in Sabina, la consapevolezza di essere incolpevole vittima di maltrattamenti, con la conseguente decisione di denunciare l’accaduto, prima che la situazione degenerasse ulteriormente e che la c.d. “violenza assistita” da parte della minore, avesse impatti significativi sullo sviluppo cognitivo e comportamentale della ragazza