TARANTA PELIGNA – Un caso di maltrattamento che scuote la comunità: due cani meticci abbandonati, malnutriti e in condizioni di sofferenza estrema.
Nel novembre del 2022, un’operazione dei carabinieri del Nucleo Forestale di Torricella Peligna e Villa Santa Maria, supportati dal personale veterinario della ASL, ha messo fine a una situazione di abbandono e maltrattamento che ha scosso la comunità di Taranta Peligna. Due cani meticci, visibilmente malnutriti e in gravi condizioni di salute, sono stati trovati in un’azienda zootecnica, costretti a vivere in condizioni incompatibili con il loro benessere.
L’intervento è stato eseguito in seguito a un decreto di ispezione rilasciato dalla Procura della Repubblica di Chieti, che ha dato seguito a indagini precedenti, condotte in collaborazione con i veterinari locali. Nonostante le prescrizioni già ricevute in passato per il trattamento degli animali, la titolare dell’azienda ha ignorato le norme, lasciando i cani in una condizione di grave sofferenza.
Il trattamento riservato agli animali è stato considerato una chiara violazione dell’articolo 544 del Codice Penale, che punisce chi maltratta o abbandona un animale con crudeltà, infliggendo gravi lesioni o causando la morte dell’animale. L’articolo prevede pene severe, che vanno dalla reclusione fino a un anno, o una multa che può arrivare fino a 15.000 euro.
La titolare dell’azienda è stata denunciata per maltrattamento di animali e rischia una condanna che potrebbe comportare l’arresto fino a un anno, o una pesante ammenda fino a 15.000 euro.
I due cani, ormai debilitati e malnutriti, sono stati sequestrati e trasferiti al canile sanitario di Lanciano, dove hanno ricevuto le prime cure per recuperare le forze.
Il caso di Taranta Peligna, avvenuto nel 2022, non si chiude qui. La giustizia è pronta a fare il suo corso, con la prima udienza fissata per il prossimo 17 marzo 2025 presso il Tribunale di Chieti. In quella data, la proprietaria dell’azienda sarà chiamata a rispondere delle accuse davanti al giudice, in un procedimento che potrebbe portare a sanzioni molto gravi.
Questo caso solleva ancora una volta l’attenzione sulla necessità di tutelare gli animali e prevenire il maltrattamento in strutture agricole e zootecniche. Le autorità, infatti, sono impegnate a contrastare fermamente qualsiasi forma di violenza contro gli esseri viventi, con l’obiettivo di garantire il rispetto dei diritti degli animali.
Il 17 marzo segnerà un momento cruciale per questa vicenda. Un monito a tutti: la sofferenza degli animali non deve essere tollerata e chi maltratta un essere vivente deve essere chiamato a risponderne in tribunale.