Marano Equo – Sono trascorsi già due mesi da un provvedimento che sembrava dover durare pochi giorni ed invece sta andando avanti ad oltranza. La chiusura delle sorgenti di Marano, è stata disposta con provvedimento sindacale del 10 febbraio u.s. e sta proseguendo ad oltranza. Tantissimi i residenti e non della Valle Aniene e della zona che ci hanno scritto chiedendo chiarimenti e protestando per l’essere stati privati di questa importante risorsa naturale e salutare. Ma come stanno le cose? Tutto è stato originato dalle copiose piogge di questa stagione, che innalzando il livello del fiume Aniene che in alcuni tratti ha esondato coinvolgendo le sorgenti. Di qui sono state disposte le analisi dell’acqua, e l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Lazio ebbe a disporre la non conformità per il consumo umano delle acque minerali, con la conseguenza dell’ordinanza come atto dovuto. “Stiamo monitorando costantemente la situazione – spiega il Vice Sindaco Luisa Piacentini – e non appena i parametri rientreranno nella norma, dopo il nulla osta dell’Arta, si dovrebbe procedere alla riapertura. Siamo consapevoli del disagio, ma la sicurezza dei cittadini deve essere garantita accertando la assoluta sussistenza dei parametri di potabilità e per il consumo umano in generale.”