L’AQUILA – Apriranno al pubblico a partire da domani e saranno visitabili sino al 12 giugno le prime due mostre previste nel calendario 2022 del Maxxi, il museo delle arti del XXI secolo dell’Aquila: ‘In itinere’ e ‘Di roccia, fuochi e avventure sotterranee’. Le esposizioni sono state presentate questa mattina a palazzo Ardinghelli, alla presenza, tra gli altri, dell’assessora comunale alla Cultura Fabrizia Aquilio, del direttore del Maxxi L’Aquila, Bartolomeo Pietromarchi, del rettore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia; il direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso Infn Ezio Previtali, del responsabile delle relazioni esterne di Ghella Matteo D’Aloja e del curatore della mostra ‘Di roccia, fuochi e avventure sotterranee’ Alessandro Dandini. In videoconferenza è intervenuta anche la presidente della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, impegnata a Roma nell’allestimento di un’importante mostra dedicata all’Ucraina e che vede protagonisti 140 artisti del Paese.
‘In itinere’, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Fanny Borel, nasce dal dialogo con altri protagonisti della vita artistica, culturale e scientifica del territorio aquilano e conta sul sostegno di Cassa depositi e prestiti. Il nuovo progetto espositivo presenterà le opere realizzate su committenza da Armin Linke, Masbedo e Claudia Pajewski.
Per quanto riguarda la mostra ‘Di roccia, fuochi e avventure sotterranee’, racconta le meraviglie delle viscere della terra e la nascita di 5 grandi opere infrastrutturali, in altrettanti cantieri disseminati tra Europa, Estremo Oriente e Oceania, con oltre 120 immagini realizzate tra il 2019 e il 2020 da 5 fotografi tra i più interessanti della scena italiana attuale: Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Alessandro Imbriaco e Francesco Neri.
L’esposizione ha avuto successo di recente al Maxxi Roma, ed è organizzata in collaborazione con Ghella, la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture nata nel 1867 e attiva in tutto il mondo, specializzata in scavi in sotterraneo. (www.dire.it)