Redazione – Mehdi rappresenta sicuramente quel vicino di casa, quell’amico stretto che un pò tutti vorrebbero avere. Bello, determinato, ambizioso ma umile, e soprattutto un artista perbene. Ed eccolo questo ragazzo che è vissuto a Carsoli per tantissimo tempo nei suoi progressi ed in una carriera sfavillante che ce lo ha fatto vedere al cinema, sugli schermi televisivi. Una presenza sempre in punta di penna, professionale, e semplicemente sè stesso. E lo seguiamo da tempo questo artista di casa nostra e gli abbiamo rivolto una domanda ben precisa, della quale però bisogna spiegare le motivazioni, ed eccezionalmente in prima persona.
“Ricordo quel 7 Aprile 2009, di buon mattino presto, vidi arrivare Medhi in Comune a Carsoli dove eravamo riuniti in giunta per coordinare i primi soccorsi rispetto al sisma dell’Aquila. Si era già amici con lui, ma quell’incontro servì per rafforzare il senso di un rapporto. Mehdi Madloo era riuscito a tornare dall’Aquila dove quale studente era uscito illeso dai crolli del terremoto e tornato a casa sua a Carsoli.
I suoi racconti, quegli occhi intensi che di tanto in tanto si umidificavano e raccontavano l’accaduto e per chi ascoltava era come se stesse vivendo un film vero e proprio. Da quei giorni ci siamo confrontati tante volte, e fu l’occasione per Mehdi per rimettere un pò di ordine nella confusione e nello sconquasso che il terremoto dell’Aquila aveva provocato alla sua vita. Da questo punto in cui, e fino ad oggi nasce dunque la domanda-intervista“: