Messe contigentate e fedeli distanziati nella fase due del Covid, ecco le ipotesi per tornare in Chiesa
Redazione – Nella fase 2 che dovrebbe scattare il 4 maggio c’è all’esame anche la situazione relativa alla fede cattolica. Stando alle prime indiscrezioni rese note dall’Ansa potrebbe esserci un volontario alla porta delle Chiese per misurare il numero di persone che può partecipare alla messa: potrebbe essere questa una delle modalità per l’accesso alle chiesa nella cosiddetta ‘fase 2’. Come
per ogni altra attività, anche il ritorno alla normalità della vita ecclesiale, sospesa dall’emergenza coronavirus, dovrebbe vedere un periodo di transizione. Se sarà possibile, a partire dal 4 maggio, ricominciare a celebrare con la presenza di persone andranno infatti garantite le misure di distanza di almeno un metro. Una particolare attenzione dovrà essere dedicata agli anziani. Si dovrebbe continuare a tralasciare il segno della pace, come anche una particolare attenzione sarà dedicata alla igienizzazione dei locali, compresi i confessionali e i microfoni. Per quanto riguarda la distribuzione della Comunione dovrebbe essere data solo nelle mani e particolari accortezze, nella igienizzazione delle mani prima della Comunione, dovrebbero essere seguite dai
ministri, sacerdoti o diaconi. Una limitazione potrebbe esserci anche nei cori. Si è già visto in questi giorni in tv . il coro della Cappella Sistina, che ha accompagnato le celebrazioni del Papa durante la Settimana Santa, presente a ranghi molto ridotti e garantendo un importante distanziamento tra un corista e l’altro. Si auspica, sempre dopo la data del 3 maggio, la ripresa della celebrazione di funerali, battesimi e matrimoni ma con la presenza solo dei parenti più stretti e comunque con un numero limitato di persone. Allo studio anche le modalità per riprendere gli incontri ecclesiali, anche se per il catechismo dei ragazzi si resterebbe, almeno fino alla ripresa dopo l’estate, con modalità a distanza (videochiamate o incontri online). Rinviate all’autunno in molte diocesi le Prime Comunioni e le Cresime che tradizionalmente si tengono tra maggio e giugno. L’ultima pagina sarà invece quella della ripresa dei pellegrinaggi. Quando si ricomincerà ad andare a Lourdes o in Terra Santa sarà il segnale che l’emergenza coronavirus è davvero alle spalle”