TIVOLI – “Siamo rammaricati e dispiaciuti per la morte a Castel Madama del cane randagio ribattezzato “Cucciolone” – dice il Direttore generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – Alla ASL corre l’obbligo normativo di intervenire e di mettere in sicurezza i randagi per la tutela dei cittadini e degli animali stessi. Il nostro intervento per accalappiare Cucciolone è stato richiesto dalla Polizia locale a seguito di segnalazioni e denunce da parte dei cittadini.” Con queste parole inizia una nota della Asl Roma 5 che interviene sull’amaro caso del cane Cucciolone di Castel Madama e che così prosegue:
“Le gabbie, che in passato erano state posizionate per Cucciolone e per altri due randagi, sempre di taglia grande, e che stazionavano insieme a lui davanti la scuola, sono state purtroppo trafugate e così, con gli operatori del servizio di accalappiamento cani, si è optato per la tele anestesia, tecnica utilizzata in casi simili. Il cane è stato preso nel pomeriggio di venerdì 11 febbraio, poco prima delle 17:00 alla presenza di un vigile urbano in borghese che ha indirizzato gli operatori. La calendarizzazione degli interventi è legata alla necessità di far fronte alle esigenze di ben 70 Comuni. Cucciolone era anziano e quando è giunto in canile le sue condizioni erano buone. Domani, come da prassi, sarà effettuata l’autopsia presso l’istituto zooprofilattico”.