Siena – Un impatto improvviso per motivi in corso di accertamento, e la vita del cinquantacinquenne professionista di origine abruzzese ma trapiantato in Toscana si è spezzata inesorabilmente. Non è ancora chiaro come il professore Andrea De Luca abbia potuto tamponare in maniera cosi violenta un Tir della Di Nino Trasporti che procedeva nella medesima direzione da Roma in direzione Teramo/Pescara. L’autista del pesante automezzo ha riferito subito dopo il violento impatto di essere stato tamponato sul portellone posteriore con una violenza inaudita. E anche a giudicare dai danni riportati dal Tir e dalla distruzione del veicolo si può ben ipotizzare che il colpo sia stato particolarmente violento. Cosa dunque può essere accaduto al professore Andrea De Luca, persona da tutti ritenuta equilibrata, di scienza e coscienza? Si parla di colpo di sonno, ma non è nemmeno da escludere l’ipotesi del malore che abbia fatto perdere il controllo del veicolo e quindi l’impatto mortale. In Toscana la notizia è arrivata nel pomeriggio odierno, appena dopo l’identificazione ufficiale resa particolarmente difficoltosa a causa della situazione particolarmente gravosa. I soccorsi del 118 di Tivoli e Subiaco, coadiuvati dai Vigili del Fuoco di Subiaco parimenti non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo avvenuto sul colpo. Non è stato inoltre facile distaccare il veicolo dal Tir a causa delle lamiere aggrovigliate tra loro. La notizia dell’improvvisa scomparsa del Prof. Dott Andrea De Luca ha suscitato cordoglio e commozione in Toscana. Abruzzese di nascita e classe 1964 il medico era nato nella città di Chieti, e dopo i primi studi si era specializzato in malattie infettive, diventando poi professore ordinario presso il dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e responsabile dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive universitarie presso il policlinico senese. “Ricevo con sconcerto e profondo dolore questa notizia – ha detto il rettore dell’Ateneo Francesco Frati sulle colonne di Sienafree -. De Luca era un ricercatore brillante, un medico attento ma anche un grande divulgatore, sempre in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e in particolare nella sensibilizzazione degli studenti e dei giovani sul tema dell’Aids. Tra le tante attività di prevenzione e informazione, recentemente aveva promosso uno screening gratuito di controllo dell’Hiv al Santa Chiara Lab. Inoltre, in questi giorni è partito un importante progetto internazionale di ricerca sull’Hiv, la tubercolosi e l’epatite C al quale De Luca stava lavorando. Ci lascia – ha aggiunto il rettore – uno scienziato e un uomo di grande qualità”. “Siamo sconvolti per la terribile notizia – ha detto il dottor Valter Giovannini, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Senese -. Il professor De Luca era un professionista eccellente, sempre disponibile. Da sempre impegnato nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura per la lotta all’Aids; grazie a lui abbiamo raggiunto grandi risultati anche per le nuove terapie per eradicare l’epatite C. È stato un grande infettivologo, un punto di riferimento per tutti i colleghi, e la sua competenza, oltre che la sua umanità, ci mancheranno tantissimo. Ci uniamo al dolore della sua famiglia con un grande abbraccio e profondo cordoglio da parte di tutto l’ospedale”.