The news is by your side.

Musei del Lazio, dal Pnnr in arrivo quindici milioni di euro

ROM A – Sono stati assegnati oltre 15 milioni di euro alla Direzione Regionale Musei del Lazio nell’ambito dei finanziamenti a valere sul PNRR, misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione” e misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale”, che permetteranno di realizzare importanti progetti tesi a migliorare l’efficienza energetica di vari musei e istituti culturali e di portare a compimento programmi di riqualificazione atti a valorizzare ville, parchi e giardini storici.
In particolare, nel decreto connesso al miglioramento dell’efficienza energetica sono stati inseriti ben sei siti afferenti alla Direzione Regionale Musei del Lazio: il Museo Giacomo Manzù di Ardea (RM), il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina MANP (RM); la Certosa di Trisulti a Collepardo (FR); il Museo delle Navi Romane di Nemi (RM); Palazzo Farnese a Caprarola (VT) e Mic Palazzo Altieri a Oriolo Romano (VT).
Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore della Direzione Regionale Musei Lazio Stefano Petrocchi, poiché tali importanti finanziamenti rendono possibile il completamento di progetti finalizzati all’ottimizzazione delle risorse energetiche e all’efficientamento degli spazi che ospitano i beni culturali.
Nel decreto di finanziamento PNRR connesso all’investimento “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, la Direzione Regionale Musei del Lazio ha ottenuto importanti finanziamenti per la riqualificazione di due delle principali ville storiche della Tuscia: Palazzo Farnese a Caprarola (VT) e Villa Lante a Bagnaia di Viterbo.
Portare a completamento questi importanti progetti costituisce una grande sfida per tutta la squadra della direzione.
“Si tratta di gestire una grande operazione di valenza culturale, portando a compimento gli obiettivi di valorizzazione in particolare di parchi e giardini storici, di cui va recuperato non solo l’aspetto estetico nella cura del verde, ma anche l’arredo e la sicurezza per i visitatori, garantendo a tutti i visitatori condizioni e modalità di fruizione dilatate nel tempo”, conclude Stefano Petrocchi.