Pescara. Nasce il polo museale dedicato alle eccellenze d’Abruzzo. Un viaggio tra la cultura contadina, l’agricoltura, la tradizione enogastronomica e i prodotti doc e dop d’Abruzzo. Tutto questo sarà Abruzzo Quality, il museo che prenderà vita alle porte della regione, grazie all’azione sinergica del Patto Territoriale della Marsica, del Comune di Carsoli e degli enti sovracomunali che hanno aderito all’accordo di programma per lo sviluppo delle aree interne della Regione. Il ministero per lo Sviluppo economico con decreto il 27 luglio ha approvato e finanziato il progetto per un importo di 2milioni e 500mila euro. L’obiettivo del polo museale è quello di valorizzare e far conoscere la storia culinaria dell’Abruzzo e le sue eccellenze nell’asse Roma – Pescara. A gestire la struttura sarà una fondazione museale. “L’agricoltura oggi rappresenta un forte volano per le nostre comunità rurali e per questo la nascita di un museo alle porte d’Abruzzo si colloca in un contesto territoriale e sociale perfetto”, ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, “dobbiamo costruire una nuova comunità agricola e rigenerarla con i fondi della politica comunitaria”. Per il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, “questo progetto individua in Carsoli e nell’intera Piana del Cavaliere il punto fondamentale nella direttrice Roma – Pescara. Garantiremo certezza nei tempi di realizzazione e trasparenza amministrativa. Per la futura collaborazione e gestione bisogna prevedere una gestione unitaria di tutta la Marsica e soprattutto delle sue eccellenze”. Il polo museale secondo il presidente del Patto territoriale, Loreto Ruscio rappresenta: “una sfida per la Marsica e per l’Abruzzo. Ringrazio la struttura del Patto che ha portato a compimento questo progetto scommettendo su una proposta unica, ma anche l’amministrazione comunale di Carsoli, che con il precedente sindaco Domenico D’Antonio ha saputo cogliere l’importanza di questa iniziativa ora sposata dalla giunta Nazzarro. Bisogna motivare il tessuto d’eccellenza del territorio per fare in modo che tutti possano credere in questo progetto”. Soddisfatti anche il progettista, Carlo Floris, e il consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti, già presidente del Patto territoriale. “Questo progetto è stato frutto di un’intuizione del Patto e dell’amministrazione comunale di Carsoli la quale ha sfruttato delle risorse messe a disposizione dal ministero puntando a realizzare un polo che valorizzasse il territorio abruzzese e i suoi prodotti”.
La vision
La vision del museo è di essere una vera e propria “macchina” promozionale del binomio cibo / territorio della regione Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali che gravitano e comunque transitano a Roma. Una vera e propria “porta” della Regione sulla direttrice Tirreno Adriatico che indirizzi, informi, supporti e prepari i flussi di utenti, consumatori e turisti a visitare la regione e ad acquistare dei suoi prodotti tipici e tradizionali.
L’uso del Cibo come accesso informato al territorio, alla sua storia, cultura, valori e prodotti è il motore di questa macchina, il suo linguaggio principale, come d’altronde ci ha insegnato la esperienza di Expo. Il museo, infatti, vuole essere proprio una piccola esposizione permanente dedicata all’Abruzzo.
La mission
La mission del museo è far conoscere il valore dei prodotti tradizionali inserendoli in un contesto ricco di storia, ma anche educare al gusto esplorando sentieri inediti. E’ un viaggio attraverso la storia, la cultura e la conoscenza collettiva, oltre che un percorso individuale nell’esplorazione dei sensi. L’allestimento museale propone al visitatore un viaggio ideale nella storia dell’alimentazione dalla preistoria ai giorni nostri, con suggestioni attraverso la cucina tradizionale contrapposta a quella contemporanea, itinerari alla conoscenza dei vari alimenti con informazioni sui principali cibi del mondo e ancora: postazioni sensoriali e multimediali dedicate ai 5 sensi, l’orto-frutteto didattico, sezioni dedicate al gusto nell’arte, nella musica, nel cinema, nella pubblicità.
Nel museo è prevista sia una scuola di cucina sia un vero ristorante dimostrativo che nei fine settimana, nelle festività, e o su prenotazione potrà offrire menù particolari, tematici e laboratori del gusto, con particolare attenzione alla Dieta mediterranea nella sua accezione abruzzese. È prevista una sede espositiva delle collezioni, una dedicata alle attività di ricerca scientifica incentrate sul patrimonio del museo e sulle testimonianze produttive del territorio, un’area per le attività culturali, formative ed educative che si rivolgono a diverse fasce di utenti mediante seminari, convegni, “stage” e corsi di formazione, lezioni tematiche, visite guidate. La scuola è un suo utente privilegiato. Ci sarà poi una sede di attività promocommerciali di produttori food e non food, operatori turistici e culturali della regione che nelle loro attività si avvarranno anche della collaborazione di Università ed Istituti di Ricerca, di Enti locali, Consorzi di tutela e Associazioni Culturali, imprese e operatori che operano sul territorio. Oltre alla mostra mercato permanente saranno allestite delle fiere tematiche dedicate alla gastronomia e all’artigianato abruzzese. Ci saranno inoltre dei percorsi didattici riservati alla dieta mediterranea redatta con i prodotti del territorio. Eventi e appuntamenti culturali abruzzesi potranno avere un palcoscenico speciale nel museo per farsi conoscere e allo stesso tempo attirare nuovi visitatori.
Eventi marketing costanti
In tutti gli stand museali tematici (territoriali o di prodotto) potranno essere svolte, negli appositi spazi a questo dedicati, attività di presentazione, assaggi, laboratori del gusto e della qualità tese alla promozione di prodotti privati, sempre che siano stati selezionati e posti sotto branding del museo. Questa attività sarà supportata da personale del museo coordinato dal soggetto (collettivo) organizzatore, ovvero dall’associazione e o consorzio di prodotto, che dovrà curarne direttamente anche la regia e garantire la adeguata fornitura di prodotti e materiali, a fronte della corresponsione di un adeguato canone e del pagamento di tutti i servizi necessari. Sarà particolarmente incentivata l’attività di hosting e organizzazione di eventi di interesse turistico, culturale e formativo (spettacoli, concerti, mostre d’arte)
I fruitori
Medie e piccole imprese, associazioni, consorzi, club di prodotto, DMC, reti di impresa. Utenti privilegiati le famiglie e gli abruzzesi fuori sede. Questi saranno i fruitori del museo che essendo inserito geograficamente al centro dell’asse Roma – Pescara ha il preciso obiettivo di diventare un punto di riferimento per le famiglie e per le scolaresche che vogliono trascorrere una giornata diversa e scoprire qualcosa in più sull’Abruzzo, ma anche per i tanti abruzzesi fuori sede che dopo aver trascorso un week end nella loro casa di montagna tornano verso la capitale e fanno tappa al museo del cibo per acquistare le eccellenze d’Abruzzo da portare a casa. Lo staff della fondazione sta già studiando dei particolari itinerari in grado di soddisfare le richieste dei fruitori e allo stesso tempo allargare sempre di più la cerchia dei visitatori. A questo proposito verrà creato un Club degli amici dei musei abruzzesi per fare in modo che i visitatori possano compiere un vero e proprio tour tra i poli culturali della regione. A supporto di ciò: Il simulatore immersivo di viaggi virtuali, dedicato allo svolgimento di educational dei temi museali tramite “exsperiencesvirtualtours”, ovvero tramite viaggi in 4 D in realtà virtuale sia intorno ai temi del cibo che del paesaggio.