Carsoli. Nasce nel nostro territorio il progetto “Radici”, con lo scopo di rivalutare e sostenere il vernacolo e le tradizioni locali.
Perché si parla di “radici”?
Ai tempi di internet, dei social network, della televisione, cercare di mantenere vivi i valori delle tradizioni, di salvaguardare la memoria orale dei nostri avi, diviene una sfida importante e difficile, alla quale tuttavia non possiamo disattendere.
Specialmente in un epoca, quella digitale, in cui post e tweet stanno progressivamente sostituendosi alle parole, riscoprire il fascino dei detti antichi, dei proverbi in dialetto, delle filastrocche del passato diviene un modo per rimanere aggrappati alle nostre radici. L’identità di un popolo, in effetti, si struttura attraverso il suo vissuto materiale, i costumi che lo contraddistinguono e naturalmente con il linguaggio di cui fa uso, che nel nostro caso si identifica in maniera maggioritaria con il dialetto locale.
Da qui nasce il progetto, il cui fine è quello di mantenere alto il valore delle tradizioni locali, troppo importanti per una società che punta alla salvaguardia di valori sani e che dal passato può trarre linfa preziosa per costruire un futuro positivo.
L’ obiettivo che si cerca di perseguire è la realizzazione di eventi, incentrati in maniera esclusiva sulla valorizzazione delle tradizioni e del vernacolo locale, senza perdere d’occhio l’aspetto associativo e, perché no, anche ludico e gioviale.
A tal proposito, in collaborazione con il V’Incanto, è stato organizzato per il giorno Domenica 1 Febbraio l’ “Aperitivo col dialetto”.
Coloro che avranno piacere di partecipare, potranno assistere alla lettura di proverbi, canzoni, filastrocche, rigorosamente recitati in dialetto locale. In più sarà possibile gustare i prodotti messi a disposizione dal V’Incanto, in un aperitivo gustoso, alternativo e divertente.
Insomma con una cifra assolutamente modica, si potrà trascorrere una serata diversa, immersi nelle tradizioni e nei dialetti locali.
(Antonio Di Francesco)