Redazione – Buon Natale a tutti, di seguito pubblichiamo l’editoriale del nostro Direttore Daniele Imperiale per le festività natalizie 2021:
“Anche il 2021 è uno di quegli anni particolarmente difficili che inseriremo nel cassetto dei ricordi. E’ partito con la speranza, e si conclude con amara consapevolezza.
La pandemia Covid si è impadronita dei nostri pensieri, ha lacerato emozioni, spontaneità, sentimenti, rapporti sociali. E sembra quasi che ormai ci siamo abituati a questo isolamento interiore, ad indossare le maschere, e a rispettare regole di cui nemmeno pensavamo ve ne fosse l’esistenza.
Seguiamo la scienza, i suoi progressi. E vogliamo fidarci, vorremmo fidarci. Ci fidiamo. In realtà però questa immunità di gregge tanto eloquiata in ogni dove e che doveva porci a settembre al riparo da tutto e farci superare la pandemia non è arrivata. Qualcuno si è fatto i conti male, o qualcuno ha detto cose non vere. Come per l’utilizzo della parola “immunizzazione”, e che oggi va sostituita con “protezione”. Parliamo dei vaccini che prima di fatto avrebbero dovuto “schermare” il covid, ed oggi lo attenuano ed è comunque un grande risultato. Ma ci sono state detto cose vane, ne abbiamo sentite di tutti i colori. Ed oggi abbiamo tutto praticamente aperto e con un numero di contagi elevato, ma parimenti è elevato il numero dei tamponi. Lo scorso anno, numeri elevati ma tutto chiuso.
Anche se in zona bianca viviamo però come una zona nera in una sorta di lockdown indotto interiore, tra la preoccupazione per chi è contagiato, chi è in quarantena, e per la preoccupazione di potersi trovare in un tunnel burocratico che schiaccia la testa.
Solo alcune classi sociali, quelle dominanti, quelle dei privilegi aurei, non sembrano essere intaccate, anzi, forse beneficiano di una staticità impropria della politica generale e di cui si beneficia ampiamente. O per lo meno questo è ciò che appare. Se non altro ci sentiamo quest’anno almeno garantiti da una sobrietà istituzionale italiana garantita essenzialmente da due figure: Mattarella e Draghi. E poi dobbiamo anche sentire delle “preoccupazioni” di chi teme di lasciare il Parlamento in anticipo se si dovessero fare le elezioni per questo gap dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Figuriamoci.
La comunicazione riveste oggi più che mai un ruolo importante, deve essere servizio di utilità sociale. Dobbiamo dire la verità per consapevolezza, ma bisogna farlo in punta di penna rispettando le emozioni, le paure che pervadono oggi tutte le generazioni. Un tempo di Natale i nonni non vedevano l’ora di abbracciare i loro nipoti. Ore ed ore sui divani a carezze e baci. Oggi i nonni hanno paura dei loro nipoti, poichè possibili veicoli di contagio.
Giusto preoccuparsi, ma è anche giusto e doveroso reagire. Noi in questo anno abbiamo visto aumentare a dismisura i nostri lettori e quanti ci seguono. Abbiamo ricevuto in questi giorni molte email da persone che ci rivolgono apprezzamenti, che scrivono sia dal territorio, che da altre zone d’Italia e dall’estero. E che vivono la quotidianità della zona di confine Lazio Abruzzo, per come cerchiamo di raccontarla.
Anche noi, come tutti, non siamo infallibili, ma abbiamo cercato e cerchiamo di essere dalla parte della gente, evitando strumentalizzazioni, e nella consapevolezza di una crescente responsabilità che deriva dal gestire un canale così ampio di comunicazione massiva.
E così continueremo a fare. La sinergia con i collaboratori: Elisabetta, Romina, Maria Laura e Gabriele è importantissima. Ognuno mette un tassello in questa realtà di libera informazione.
E poi ci sono tante realtà associative, personali che collaborano attraverso una molteplicità di aspetti e quindi non ci sentiamo mai soli, ma sostenuti ed apprezzati anche dalle istituzioni, dalle forze dell’ordine, associazioni e dai lettori. E questa è la gratificazione più importante che ci spinge a metterci in discussione e a fare sempre meglio.
L’augurio per tutti è l’uscita da questo incubo della pandemia, e nel contempo possiamo però abbinare noi una terapia: aiutandosi a manetta, riumanizzare la società, volersi bene, anche a distanza, si può e fa stare meglio. “
Con affetto per tutti
Daniele Imperiale