Valle del Turano – Dissesto idrogeologico, aridità, perdita di biodiversità, incendi e distruzione delle foreste, danni all’agricoltura: gli effetti dei cambiamenti climatici e di uso del suolo sugli ambienti montani sono ormai sotto gli occhi di tutti. L’attuale pandemia, che secondo alcuni ricercatori potrebbe rappresentare soltanto la prima di una serie, amplifica tali problemi impattando pesantemente sul mondo del lavoro e sull’occupazione, in particolare sul settore turistico, una delle poche industrie delle aree montane. C’è modo di salvare le montagne e la loro economia? L’Università degli Studi della Tuscia non ha dubbi: la risposta è sì. Essenziale è formare una nuova generazione di esperti.
A tale scopo l’Ateneo ha ritenuto opportuno ridisegnare in modo significativo l’offerta formativa di Scienze della Montagna (Dipartimento DAFNE), unico corso di laurea italiano con tale denominazione dedicato alla gestione dei territori montani e delle loro risorse, con particolare riferimento alla montagna appenninica e mediterranea.
Un corso triennale innovativo, istituito nel 2015 a Rieti, nel cuore dell’Italia e dell’Appennino, con l’intento di ampliare la formazione universitaria classica del laureato in Scienze Agrarie e Forestali verso nuove direzioni di valorizzazione dell’ambiente montano in termini naturalistici, economici, di promozione turistica e di crescita imprenditoriale.
Scienze della Montagna si fa in tre
Sulla base di specifici accordi con l’Arma dei Carabinieri e con il Comando delle Truppe Alpine (COMTA), da quest’anno (Anno Accademico 2021/2022) Scienze della Montagna offre tre percorsi formativi:
- generalista
- a indirizzo alpino
- in conservazione delle foreste e delle risorse idriche.
Inoltre, per alcune discipline specialistiche, è previsto che l’insegnamento sia impartito proprio da docenti esperti selezionati tra i militari.
L’importanza di prepararsi sul campo
Il corso ha carattere fortemente applicativo. Durante tutto l’anno sono previste numerose attività di campo e di laboratorio che a partire da quest’anno, grazie anche agli accordi con le scuole militari, contempleranno anche particolari stages e tirocini dedicati alla preparazione psicofisica per operare in ambienti montani. Al termine di ogni anno di studio è inoltre prevista una settimana di studio in una località degli Appennini o delle Alpi.
Accanto alle attività di campo, la formazione curriculare è ulteriormente ampliata da una ricchissima serie di seminari e conferenze su temi d’attualità. Una iniziativa nata in lockdown in collaborazione con atenei italiani, quali Università dei Perugia e Università Bicocca di Milano, ed enti quali CAI (Club Alpino Italiano), ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) e Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, particolarmente apprezzata da studenti e pubblico a casa, pronta a ripartire dal prossimo settembre.
Le registrazioni dei seminari dell’anno accademico 2020/2021 sono disponibili in forma gratuita sul canale Youtube del Dipartimento DAFNE.
Le iscrizioni al corso di laurea triennale in Scienze della Montagna sono già aperte online. Per perfezionare l’iscrizione, le matricole sono tenute a sostenere un test di ingresso non selettivo.
Scoprire Scienze della Montagna
Informazioni dettagliate sul corso di laurea possono essere reperite su:
- sito di Ateneo
- pagina Facebook di Ateneo “Università degli Studi della Tuscia – Viterbo”
- pagina Facebook di Dipartimento “UnitusDafne”
- pagina Facebook “Amici di Scienze della Montagna”
Al seguente link è inoltre scaricabile la nuova Guida dello Studente 2021/2022.
Occasione impareggiabile per scoprire il mondo di Scienze della Montagna è la partecipazione agli Open Days. Il prossimo in programma a Rieti lunedì 9 settembre 2021. Una giornata in cui sarà possibile conoscere l’offerta formativa del corso, interagire direttamente con i docenti e svolgere gratuitamente i test di accesso.
A settembre si torna in aula
Per il primo semestre del nuovo anno accademico (2021/2022), l’Ateneo ha già confermato la presenza in aula, mantenendo comunque la trasmissione in diretta streaming di tutte le lezioni attraverso la piattaforma informatica dell’Ateneo. Le attrezzature multimediali di cui si è dotata l’Università della Tuscia lo scorso anno consentiranno una didattica digitalmente aumentata: gli studenti potranno seguire le lezioni in presenza o a distanza, con la possibilità di interagire con il docente e gli altri studenti presenti in aula o collegati da remoto.
Importanti le novità relative alla disciplina delle tasse che prevede un ulteriore allargamento della no-tax area fino ad un ISEE familiare inferiore o uguale a 24.000 euro e livelli di contribuzione diversificati per merito e reddito. Sono previste anche borse di studio per studenti meritevoli o in condizioni di disagio, cumulabili con le agevolazioni sulla contribuzione, nonché opportunità di collaborazioni studentesche e tutoraggi. È ancora possibile presentare domanda per avere un tablet in comodato gratuito.
Uno sguardo al futuro: in arrivo una laurea magistrale
Per completare la filiera formativa di Scienze della Montagna, dal prossimo anno accademico 2022/2023 è prevista l’attivazione, sempre a Rieti, della prima laurea magistrale finalizzata ad offrire ai laureati di primo livello la possibilità di continuare la propria specializzazione.
Il percorso magistrale pronto al via si prospetta particolarmente innovativo, progettato per affrontare le sfide poste dall’attuale transizione culturale e tecnologica e, ancora una volta, con carattere di unicità nel panorama nazionale. Un corso interclasse, denominato “Gestione digitale dell’agricoltura e dell’ambiente montano”, articolato su due curricula, tra cui lo studente sarà chiamato a scegliere al momento dell’iscrizione:
- Gestione digitale dell’ambiente montano
- Agricoltura digitale.
Il curriculum in “Gestione digitale dell’agricoltura e dell’ambiente montano”, prevede nello specifico insegnamenti che, pur avendo connotati d’avanguardia in termini applicativi (es. Gestione digitale delle risorse idriche, Gestione digitale del turismo, ecc.), rappresentano la naturale prosecuzione degli insegnamenti di base impartiti nel corso di laurea di primo livello.
Una new entry che si accompagna a una seconda novità: dal prossimo anno il corso di laurea triennale sarà ospitato presso una nuova sede in centro città.