Roma – La Regione Lazio è la prima in Italia ad aver approvato il Piano regionale di Transizione Ecologica (PTE).
Il PTE è un documento che programma la spesa pubblica per il raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità da qui ai prossimi anni e fino al 2050 per un totale di 5,9 miliardi complessivi, di cui 4,6 miliardi della programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano Nazionale di Coesione (PNRR-PNC) e 1,3 miliardi di fondi europei (FESR, FEASR, FSE+).
Gli ambiti d’intervento individuati dal Piano sono quattro: Transizione energetica, transizione agricola, uso efficiente delle risorse e territorio sostenibile. A questi si aggiungono due chiavi abilitanti, trasformazione culturale e trasformazione digitale, quali settori trasversali e funzionali allo sviluppo dei primi quattro. Il Piano tiene insieme le sfide gemelle della transizione ecologica e trasformazione digitale, considerando come condizione abilitante del processo di cambiamento complessivo, non solo gli aspetti tecnici e settoriali, ma anche stili di vita, organizzazione delle città, trasformazioni della mobilità, relazioni di comunità, e riguarda direttamente abitudini e mentalità dei singoli individui e i processi partecipativi.