Rieti – Nel concerto “Data Zero di Apriti Cielo”, l’ultimo album del noto cantautore romano Alessandro Mannarino c’è Nicolò Pagani. Anche lui potremmo definire un musicista del terzo millennio. Che fosse una promessa della musica lo si percepiva sin da quando era piccolo, mostrando da sempre infatti una grande passione per questo settore. Nicolò è un astro nascente della musica italiana, ed è approdato nei palchi di tutta Italia nello staff di Alessandro, il cantautore del terzo millennio. Le sue origini sono della valle dell’Aniene, e precisamente da Arsoli avanza questo talento destinato sicuramente a crescere insieme ad un contesto che merita di poter raggiungere traguardi sempre più importanti. Chitarra, contrabbasso, Nicolò Pagani è parte integrante di una scenografia e di una musica che arriva dritta al cuore di tante generazioni. Noi abbiamo voluto dedicargli questa recensione, anche se il suo modo di essere è sempre improntato all’umiltà, ma anche alla socievolezza e cordialità che ha ereditato sicuramente dalla sua bella famiglia. Dunque una soddisfazione anche per questo territorio che deve giustamente esaltare i giovani che riescono ad emergere. L’esperienza di Nicolò Pagani è la dimostrazione che il talento deve essere valorizzato e vissuto, e la musica, la voglia di fare, la determinazione ed il credere in se stessi possono portare risultati veramente importanti. Lo stesso Mannarino, ad apertura del concerto di Rieti, ha detto che non si sarebbe mai aspettato tutto questo. Eppure è così. E dunque in bocca al lupo a Nicolò Pagani, ad maiora.
