Redazione – Nel vocabolario della lingua italiana la parola “bullismo” è così specificata: “Ostentazione di presunta capacità o abilità: banale, indisponente e rischioso modo di distinguersi, che sfocia talvolta in comportamenti aggressivi o violenti.” Le spese di questi atteggiamenti del branco le fanno ragazzi e ragazze dal carattere meno forte, meno irruento e maggiormente educati rispetto ad altri. Il voler/poter sopraffare gli altri è una caratteristica negativa dell’uomo che noncurante delle reazioni che produce negli altri, trova soddisfazione e godimento nell’umiliare, picchiare e rendere ridicoli gli altri. E’ una vera e propria piaga sociale, che genera problemi nelle famiglie, ma soprattutto lascia segni indelebili nella vita di chi subisce questo tipo di soprusi. Sono problematiche spesso sopite, sulle quali regna spesso sovrana una certa omertà, a volte per vergogna, a volte per paura di scandali o di problematiche. In una società moderna, dove il bullismo è approdato anche sul web e sui social media, con conseguenti esiti anche drammatici che in taluni casi hanno evidenziato perfino dei suicidi, questo atteggiamento retrogrado dovrebbe essere sicuramente controllato e preso in esame. Il dovere maggiore lo hanno principalmente gli ambienti scolastici che sono poi i veri teatri dei soprusi e di atti di bullismo che si consumano nei bagni, nei corridoi, nei cortili dei plessi scolastici. Ma non basta, quando il branco punta la sua vittima, non c’è pace nemmeno durante le ore libere, e quando si va a fare due passi. L’informazione deve fare la sua parte, e far capire che atti del genere oltre ad essere dei gravi reati contro le persone che sono puniti dalla legge, rappresentano uno dei veri mali della società moderna. Ci si può far rispettare senza necessariamente dover picchiare nessuno, ed inoltre il problema si evidenzia proprio per la carenza dei valori di vita, e del rispetto degli altri. Chi è vittima del bullismo o del cyberbullismo deve confidarsi e spezzare un circolo vizioso che non fa altro che rendere bui anni giovani in cui la solarità dovrebbe essere il primo aspetto della vita quotidiana. Speriamo bene.