Pescara. Il nuovo ospedale Covid di Pescara sarà pronto a luglio. La struttura da 13 milioni di euro che la Regione sta costruendo sarà pronta per l’estate e già ci si chiede se servirà o no. Il consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci, ha sollevato il problema chiedendo una riflessione in merito.
«Meditate su quello che vuole fare la giunta della Regione Abruzzo – sottolinea il consigliere regionale di centrosinistra -, un ospedale nuovo a Pescara Covid da 13 milioni di euro, intanto abbiamo l’ospedale di Pescina vuoto, cliniche vuote e personale in cassa integrazione, che poi magari diventa il presupposto per avere il Dea di secondo livello. Leggo una destra locale, evidentemente imbarazzata, giustificare la giunta regionale con le consuete riprese “de ju lattaro”. Vorrei ricordare che i soldi per il Delta Medico ci sono già – specifica Pietrucci – non per concessione ma per diritto, perché previsti per la ricostruzione del San Salvatore, mentre la centrale unica del 118 è già finanziata da anni, grazie alla donazione della Regione Emilia Romagna da 6,5 milioni di euro».
«Ergo non ci stanno regalando niente – precisa -, non è prevista nessuna misura compensativa rispetto ai soldi che vengono “buttati” per costituire a Pescara un ospedale nuovo, dovrebbe essere pronto per luglio quando si spera e si presume per altro che siamo fuori dall’emergenza. Questa cosa presuppone una definitiva riorganizzazione della rete ospedaliera dell’emergenza e a oggi il modello vincente contro il Covid è la diagnosi preventiva con i tamponi e la medicina territoriale con i medici di base. Rafforza l’ospedale unico del Dea di II livello su Pescara senza discussione e senza dibattito regionale alcuno. Fermate per favore – conclude Pierpaolo Pietrucci – questo sperpero di denaro pubblico che pagheranno i cittadini abruzzesi».