Roma – L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha visitato oggi il nuovo reparto di medicina nucleare dell’Ospedale San Camillo, che è stato trasferito nel padiglione Antonini dopo la dismissione del Forlanini nel 2015.
Il nuovo reparto occupa una superficie di circa 1.000 metri quadrati, suddivisa in tre zone:
– La zona verde (o zona fredda), a cui si può accedere senza restrizioni, destinata agli ambienti comuni: accettazione amministrativa, studi medici, ecc.;
– La zona rossa (o zona calda), ad accesso controllato, destinata alla diagnostica per immagini ed ai locali di supporto: filtro di accesso del personale, locale di preparazione dei radiofarmaci, ecc.
– La zona gialla, destinata allo stoccaggio dei radiofarmaci e al sistema di raccolta, decadimento radioattivo e smaltimento dei reflui, collocata al livello -1.
Oltre ad ospitare le due sezioni di diagnostica per immagini già in uso presso il Presidio Forlanini (una gamma camera e una gamma camera integrata con sistema TAC), la zona rossa è stata progettata in modo da consentire l’implementazione di una PET-TAC (Tomografia ad emissione di positroni combinata con tomografo computerizzato) all’interno di locali momentaneamente ancora privi delle rifiniture, di cui è previsto il completamento dopo che si sarà ottenuto il finanziamento del progetto di acquisto “chiavi in mano” della nuova apparecchiatura.