L”AQUILA – “La carenza cronica di personale nella Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila continua ad aggravarsi anche a causa dell’aumento dei contagi Covid-19 tra il personale sanitario vaccinato”.
A lanciare il grido d’allarme è Chaled Milhem, segretario aziendale del sindacato Nursind per la Asl 1 dell’Aquila.
“La situazione nelle strutture sanitarie provinciali – lamenta Milhem – è ormai insostenibile in tutta l’azienda. Penso all’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila, che si trova con interi reparti in estrema difficoltà e infermieri letteralmente allo stremo, esausti, per usare un termine, quest’ultimo, comune tra i colleghi: c’è la Dialisi, che si trova con dieci unità in meno tra infermieri e medici e con l’obbligo di garantire il servizio ordinario più quello Covid di tutta la provincia, ma pure l’Oncologia, il Pronto Soccorso, la Geriatria, le Medicine, eccetera, con infermieri stremati con più di 120 giorni di ferie non godute”.
“In pratica, siamo in una situazione in cui non c’è un reparto che abbia il personale sufficiente a garantire l’assistenza minima a pazienti e utenti, con la conseguenza, tra le tante, di un forte stress correlato all’attività lavorativa che in tal modo mette a rischio la salute dei pazienti”, dice quindi l’esponente del Nursind.
“Purtroppo negli ultimi giorni sono esplosi i contagi tra il personale vaccinato e questo ha portato a una serie di problematiche che hanno ulteriormente aggravato un quadro già molto difficile, ma non possiamo reggere oltre – continua il sindacalista – anche perché veniamo da anni in cui il personale sanitario, tra infermieri, medici e Oss, non è stato aumentato per far fronte a situazioni ordinarie, figuriamoci di fronte a una emergenza come quella del Covid-19”.
“Chiediamo a gran voce – conclude – un concreto cambio di passo, il che significa l’assunzione immediata di personale sanitario. Dopo anni di austerità, è l’unica strada possibile. Guardare sempre al bilancio porta solo disastri”.