Odissea a scuola in pandemia, lo sfogo di una madre: “oltre al covid siamo vittime della burocrazia”
Gentile Direttore, le racconto la mia vicenda che in questo periodo credo sia comune a molti.
È domenica, e ricevo sul gruppo WhatsApp della classe il messaggio del papá di un compagno di classe di mio figlio che ci avvisa che purtroppo il suo bambino è risultato positivo al Covid-19.
Nell’immediato nessuno risponde, sicuramente tutti sono un pó frastornati dalla notizia. Dopo pochissimo chiediamo informazioni sulla salute dell’amichetto ed essendoci accertati che abbia sintomi lievi e che stia benone iniziamo con le “solite” domande: cosa sarà della classe? Quarantena? Sorveglianza attiva? Dad?
Nessuno sa dare risposte precise in quanto i decreti e le circolari Ministeriali cambiano di giorno in giorno.
Tramite la rappresentante di classe veniamo a sapere che ci viene consigliato dalla scuola (in maniera informale perché è domenica e la scuola è chiusa) di eseguire un tampone subito (t0) e un tampone di controllo dopo 5 giorni (t5).
Nel caos ognuno si organizza come puó; chi fa tamponi rapidi a casa, chi corre in farmacia per avere un attestazione del risultato e chi poco preoccupato della situazione non fa niente.
Sul gruppo classe inizia un tam tam di risposte dei tamponi e di fotografie di test fai da te.
Questa mattina mentre qualcuno è in classe e qualcuno è stato lasciato a casa dai genitori per capire come si evolverá la situazione, ci viene inviata una circolare che formalizza lo status di sorveglianza con tampone t0 e tampone t5.
Nessuna altra indicazione.
A questo punto che si fa? Iniziano di nuovo le domande dei genitori: Si puó rientrare a scuola? Si deve presentare la certificazione in segreteria? Spetta sempre a noi genitori l’onere di questi tamponi?
La Asl ci contatterá?
Si chiama la scuola ,chi meglio di loro puó darci indicazioni. La segreteria ha svolto diligentemente il suo lavoro e ha inviato le segnalazioni dei nominativi dei bambini alla Asl. Dopo di che silenzio.
Ora mi domando :Era il caso di sospendere le lezioni finché tutti i bambini si fossero sottoposti al tampone Zero?
Posso decidere se far sottoporre mio figlio a questo test o sono obbligata?
Devo mostrare a qualcuno il risultato?
Faccio riferimento a circolari Ministeriali che reperisco sul web e le trovo completamente incongruenti con le direttive che ho ricevuto.
I provvedimenti parlano di isolamento parziale dei soggetti in testing t0 e t5, quindi mio figlio e i suoi compagni non potranno frequentare i corsi sportivi pomeridiani e dovranno isolarsi il più possibile dalla vita di comunità.
Possibile che nessuno ci abbia avvertito di tutto cio?
Come ultimo tentativo per chiarirmi le idee provo a contattare il centralino della Asl che risulta intasato e non riesco a parlare con un operatore.
Domani mio figlio come tanti altri figli e figlie torneranno in classe e su noi genitori peserà ancora un altro grosso interrogativo: USCIREMO MAI DA QUESTA PANDEMIA GESTENDO LE SITUAZIONI IN QUESTA MANIERA?
Lettera firmata