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Onore ai caduti di Poggio Cinolfo, deposizione di una targa per i caduti del secondo conflitto mondiale

Poggio Cinolfo. É stata inaugurata sabato 6 settembre, in occasione della prima giornata di Feste Patronali, la lapide commemorativa in onore ai caduti militari e civili del secondo conflitto mondiale.
Il tutto si ésvolto in un’atmosfera emozionante, che la comunità ha vissuto con grande sentimento.
La lapide in marmo é stata posta, durante il restauro, sul lato sinistro della Chiesa e va ad accompagnare la prima, posta sulla facciata del monumento.
La commemorazione é stata officiata dal parroco del paese Don Agostino ed ha visto l’intervento del Colonnello Tarquini Maurizio e del sindaco del Comune di Carsoli Domenico D’Antonio.
Il parroco dopo aver dato la benedizione ha lasciato la parola ai vari esponenti i quali hanno tutti ammirato l’impegno della Pro Loco Aginulfo e dell’intera comunità riunita, ricordando loro la necessitàdi umiltà e solidarietà per il bene comune, sottolineando il problema dell’abbandono di edifici storici e significativi ,che andrebbero preservati per la tutela della storia del paese.
Un velo di commozione éapparso sui volti di paesani ed alpini all’appello dei Caduti, dove ognuno ha risposto con la parola Presente , ed anche nel momento in cui il drappo rosso ha scoperto la targa in cui si legge:” A perenne ricordo di chi morìperché la Patria vivesse”, insieme ai nomi dei Caduti.
Un plauso a tutta la Pro Loco Aginulfo, a Franco Prosperi presidente dell’associazione e al Sig. Benedetto Rossi, che hanno curato e portato avanti questo lodevole progetto, volto al mantenimento dei propri valori e alla conservazione dello stato dei propri beni storici.
Complimenti anche al gruppo Poggio Cinolfo la Nostra Storia che attraverso la mostra fotografica, creata ad hoc per l’evento, ha raccontato la vita dei Caduti civili e militari attraverso foto e documenti d’epoca.
Inoltre un complimento al comitato Feste Patronali che ha organizzato in maniera esemplare le due giornate di festa.
Ha partecipato la banda di Città Ducale.

Tutto questo é un esempio di quanto sia forte e presente il senso di appartenenza alle proprie origini. Con l’augurio che questi progetti riescano a coinvolgere sempre di più tutta la comunità.

 

Annamaria Cappelli

( ha collaborato all’articolo Domenico De Santis)