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Opere pubbliche a Carsoli, D’Antonio: “troppi finanziamenti persi, ma si inaugurano opere realizzate da altri”

Carsoli – “Dobbiamo, a malincuore,  ancora una volta, segnalare l’inefficienza dell’amministrazione Nazzarro nel mettere in piedi opere importanti per il nostro territorio.” Con queste parole inizia una nota stampa a firma del consigliere Domenico D’Antonio che sul tema “Ancora una occasione persa – per quale motivo gli altri sindaci riescono ad intercettare finanziamenti? così prosegue integralmente:

La legge regionale n. 40 del 01/08/2017 prevede la concessione ai Comuni di contributi per la realizzazione di opere di urbanizzazione.

Tra questi rientrano, ad esempio, la riqualificazione dei centri storici, dei giardini pubblici, la realizzazione di parcheggi, il recupero delle aree verdi, la realizzazione di aree verdi attrezzate per sport e tempo libero, la realizzazione di opere pubbliche e di urbanizzazione e la riqualificazione urbana in genere.

Con deliberazione n. 722 del 04/12/2018 era stato approvato l’avviso per la presentazione delle domande di concessione di contributi ai Comuni.

Ora con determinazione n. DPH004/100  del 10 dicembre 2019 della Giunta Regionale Abruzzo-Dipartimento Territorio ed Ambiente è stata approvata la graduatoria delle domande pervenute.

Ebbene quasi tutti i Comuni hanno richiesto ed ottenuto somme intorno ai 100.000€ (per citarne qualcuno a noi vicino, Sante Marie 100.000,00€, Oricola 98.016,65€, Pereto 94.500,00€, Cappadocia 93.456,34€) per la riqualificazione di centri storici, parchi e giardini pubblici, sistemazione di strade, di aree attrezzate per attività ginnica e di atletica ed altre iniziative.

Il nostro Comune, come si può verificare nel link, è quello che ha richiesto meno ed ottenuto, appena 20.000,00€ per la sistemazione ambientale del Parco della Fonte Vecchia.

O non partecipiamo ai bandi oppure ci limitiamo al minimo indispensabile tanto, per qualsiasi esigenza, c’è sempre la possibilità di ricorrere a prestiti o mutui pagati dai cittadini.

Come sempre – conclude D’Antonio –  con il petto gonfio e l’aria tronfia in prima fila per l’inaugurazione di opere iniziate e portate avanti da altri ed in ultima posizione per l’ottenimento di finanziamenti pubblici previsti e facilmente ottenibili; basti considerare che l’esclusione dei pochi Comuni dal contributo è da ascriversi esclusivamente alla incompletezza della documentazione.”