Ospedale di Tivoli, sindacati sul piede di guerra: “ricorreremo alla Corte europea dei diritti dell’uomo”
La CISL FP ROMA CAPITALE RIETI denuncia dopo l’incendio dell’ospedale di Tivoli i gravi ritardi nella gestione dell’emergenza. Ad oggi, dopo il documento di dissequestro dei locali (rimangono sotto sequestro, per mancanza di documentazione tecnica, alcuni impianti specifici) non sono ancora partititi i lavori di bonifica (residui di pulviscoli tossici) di sgrosso (pulizia), di edilizia ( pochi operai a lavoro), di riassetto, di verifica dei macchinari elettromedicali, di sanificazione degli impianti di areazione, necessari alla ripresa delle attività di degenza tutta. La verità è solo una: mancano le competenze Tecniche e manca una dirigenza coesa che sappia prendere delle decisioni mettendo da parte lo scarico di responsabilità a cui stiamo assistendo che ha definitivamente fermato la ripartenza. Le attività in corso d’opera sono irrilevanti rispetto a ciò che servirebbe per far risorgere il sistema ospedale . La situazione è davvero grave e si ripercuote direttamente sull’utenza, innalzando il rischio di morte per tutte le patologie tempo dipendenti. Le aspettative che tutti avevamo si infrangono sulla mancata capacità di gestione dell’emergenza. Ancora una volta chiediamo alla Regione Lazio, nello specifico al Presidente Regione Lazio F. Rocca, al Presidente del Consiglio Regione Lazio A. Aurigemma, al Direttore A. Urbani, di commissariare tutta l’area tecnica della ASL RM5 e di riportare tutte le attività inerenti la riapertura dell’ospedale di Tivoli a livello di Regione Centrale.
Nei prossimi giorni, se non riceveremo segni tangibili di organizzazione e reale e ripartenza, attiveremo una procedura di ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Abbiamo bisogno di dare risposte a tutti gli operatori e alla cittadinanza. Questa è una vertenza che continueremo a tenere viva perché c’è un problema enorme nel Paese e nella Sanità e i cittadini ed i lavoratori devono essere informati di come si stia realmente affrontando il problema”.