Tagliacozzo – Per il sistema di copertura normativa nazionale il pronto soccorso di Tagliacozzo (Ppi) in pratica non esiste. La situazione del Punto di primo intervento dell’ospedale Umberto I è emersa nel corso dell’incontro in Comune con la presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, accolto dal Sindaco Giovagnorio e dalla presidente del Consiglio Anna Mastroddi. La struttura di emergenza resterà aperta h24 grazie alla Regione, ma si tratta di una situazione che non garantisce stabilità. Confermati invece gli attuali 40 posti letto della rete riabilitativa dell’ospedale. Sul pronto soccorso, il cosiddetto Punto di primo intervento, struttura al centro dell’interesse della popolazione, Paolucci ha spiegato “è stata confermata la rete di emergenza h24”, aggiungendo però che “la struttura è stata mantenuta pur essendo senza copertura normativa nazionale, ma solo regionale”. Ha però aggiunto che “sarà attivato anche un nuovo percorso con un programma per lo scompenso cardiaco” e che “tutti gli atti al riguardo sono stati validati e sono stati approvati nella parte dell’istruttoria tecnica per poi essere inviati”. La Asl, in una lettera del direttore generale, ha assicurato che, “in attesa di determinazioni regionali, viene confermata l’organizzazione aziendale attuale con 28 posti letto per riabilitazione e 12 per cardiologia”. “Mi sono attivato proprio per capire fin dove potevamo arrivare”, ha affermato Di Pangrazio, “perché ho considerato sempre un’unica realtà quella marsicana con i suoi tre ospedali”. Alla Camera è stata presentata dai parlamentari abruzzesi del Pd Stefania Pezzopane e Camillo D’Alessandro un disegno di legge per sospendere le disposizioni sul declassamento e la riconversione degli ospedali minori abruzzesi. Secondo i due parlamentari, “le norme in questione sono state adottate nel periodo del commissariamento a causa del debito con l’Abruzzo tra le regioni canaglia, in particolare nelle ultime due consiliature, prima con il commissario Gianni Chiodi, presidente di centrodestra, poi con il commissario Luciano D’Alfonso. Un’istanza è arrivata nei giorni scorsi anche da comitato civico per la difesa degli ospedali minori che hanno chiesto al ministro della Saluta Giulia Grillo “la sospensione del Piano in tempi brevi, visto che, secondo il comitato, “la tempestività dell’azione amministrativa potrà evitare gravi danni causati invece da un’attesa di tempi e procedure che necessariamente si protrarranno con lunghi iter parlamentari che potrebbero causare ancora gravi e ulteriori danni alle popolazioni interessante”.