Avezzano. Una condanna a due anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. Si tratta del palpeggiatore seriale di Avezzano, 24 anni, identificato dagli agenti della polizia locale di Avezzano che avevano lavorato per mesi, insieme a agli agenti del commissariato di Avezzano, dopo le denunce di alcune donne alle quali il 25enne aveva toccato il sedere fuggendo in bicicletta.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2020 e il 2021 e, stando alle accuse, si sono verificati in pieno centro di Avezzano. Secondo le denunce, le donne palpeggiate stavano camminando in strada quando erano state avvicinate dal giovane, che era in bicicletta, che avrebbe loro tastato il fondoschiena. Il 25enne di Avezzano, che era stato raggiunto da una misura restrittiva per una serie di presunte aggressioni in bicicletta, doveva comparire davanti al tribunale di Avezzano con l’accusa di violenza sessuale.
Le indagini sono state condotte dal commissariato di polizia di Avezzano e dalla polizia locale ed erano partite a dicembre 2020 dalla denuncia presentata da una ragazza. Nei mesi successivi, altre due donne avevano riferito alle forze dell’ordine di essere state palpeggiate dal giovane che agiva sempre in sella della sua inseparabile bicicletta nera e con un abbigliamento sempre simile. Era stato aperto un fascicolo in procura e l’indagine, coordinata dal procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, aveva portato in tempi celeri a una svolta.
L’indagato, un giovane residente ad Avezzano e senza precedenti penali, era stato sottoposto all’obbligo di dimora e al divieto di uscire di casa nelle ore notturne, con obbligo di firma. Determinanti erano state anche le acquisizioni delle immagini delle telecamere presenti in città. L’uomo era infatti stato riconosciuto dalle donne tastate con assoluta certezza ed erano così scattate le misure restrittive.
La condanna è arrivata ieri nella tarda serata nel corso del processo davanti al collegio giudicante presieduto dal giudice Camilla Cognetti con al latere Marianna Minotti e Paolo Lepidi. La sentenza emessa dal collegio è di due anni e quattro mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. Il giovane era assistito dall’avvocato Mario Del Pretaro.
Altri casi di palpeggiamenti in bicicletta sono al vaglio degli inquirenti. Il giovane dovrà infatti comparire davanti al gup del tribunale di Avezzano il 13 luglio per rispondere di un’altra violenza sessuale. Un’altra donna sarebbe stata tastata due volte di seguito. Il palpeggiatore era infatti tornato indietro perché la zona era isolata e probabilmente si sentiva sicuro e convinto di farla franca. Infatti, arrivato vicino alla donna, sempre da dietro e sempre in bicicletta, l’aveva palpeggiata una seconda volta, sempre sul fondoschiena.