#ParrocchiaLive si sposta a Carsoli. Oggi a fare compagnia ai lettori della nostra rubrica c’è don Roberto Cristofaro, parroco arrivato nella cittadina di Carsoli nell’ ottobre 2014
In un mondo in continua trasformazione, anche la comunicazione sembra cambiare, quale approccio utilizza per dialogare con la comunità?
“La comunicazione resta una sfida, lo è sempre stata, ma il rischio è quello di confonderla con l’informazione, con il far sapere a più persone ciò che penso e ciò che faccio.” Ci spiega don Roberto. “Nel concreto ho scelto di non aprire pagine social della parrocchia, di privilegiare il dialogo e il rapporto personale. Naturalmente la tecnologia è utile, quindi tra i gruppi della parrocchia le informazioni passano tramite whatsapp, l’annuncio di eventi spesso è veicolato dai giornali on line come il vostro, il resto passa da persona a persona. L’occasione più bella di dialogo è la visita alle famiglie per la benedizione pasquale, in quei minuti la forza dell’incontro e del dialogo è vincente.”
Che tipo di rapporto avete instaurato con i giovani, come rispondono le nuove generazioni? “Carsoli è un paese con molti giovani ai quali si aggiungono gli studenti provenienti dai paesi del circondario. Dobbiamo intenderci sulla parola ‘giovani’. Dai 6 ai 14 anni c’è una frequenza quasi totale, sono gli anni della catechesi sacramentale, quindi vedo i ragazzi nell’ora di catechismo e a messa la domenica, inoltre ogni estate organizziamo un bel campo-scuola fuori parrocchia. Cosa diversa è il mondo degli adolescenti e degli universitari, che io definisco i veri giovani. Con questi ultimi è più difficile un rapporto parroco-fedeli, bisogna intercettarli in altri ambiti, come quest’anno per il comitato delle feste patronali.”
Qual è il carattere identitario della parrocchia? “La parrocchia nel tempo ha perso la sua identità, come molte altre delle nostre zone. Non è rimasta nessuna grande tradizione che possa identificarla all’infuori del pellegrinaggio a Vallepietra con la processione del rientro. Direi che il paese ha molte potenzialità e si è arricchito di molte presenze venute per lavoro da altre zone. E’ un paese con molte visioni quindi, la difficoltà maggiore, è amalgamare senza sminuire o annullare le differenze.
Quali sono le difficoltà che si riscontrano nella gestione di una parrocchia? “Come tutte le altre parrocchie pesa la scarsità di entrate economiche a fronte di spese che invece aumentano, ma ci mettiamo nelle mani della provvidenza.”
A domenica prossima con un nuovo appuntamento di #ParrocchiaLive su Marsicalive