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Parrucchieri, prolifera l’abusivismo. Confartigianato: riaprire i negozi con accorgimenti e prescrizioni

Redazione –  Parrucchieri ed estetiste a domicilio, Confartigianato dice basta. La chiusura temporanea per emergenza covid delle attività di acconciatura ed estetica, ha provocato oltre che un danno economico anche l’inasprirsi del già elevato livello di abusivismo che affligge il settore. “Si tratta evidentemente di quegli operatori abusivi che continuano ad erogare servizi presso il proprio domicilio o presso quello del cliente”, hanno commentato dall’associazione di categoria, “aggravando le condizioni dal punto di vista igienico-sanitario con il rischio di contagio oltre che mettere in serio pericolo la salute dei cittadini e danneggiare gravemente le aziende in regola sul piano economico. Parallelamente registriamo una deprecabile diffusione di iniziative da parte di produttori e fornitori che offrono prodotti e presidi medici a prezzi enormemente maggiorati rispetto al normale prezzo di mercato”.

Dunque serve una azione di controllo volta a reprimere tale abusivismo dilagante e che da sempre ha caratterizzato indisturbato questa categoria. Ma oggi piu’ che mai chi paga le tasse ed è costretto a tenere le serrande abbassate debba essere tutelato.

Nella riapertura della fase 2  di fine maggio, saranno avvantaggiati quei saloni di ampie metrature che hanno spazi definiti e suddivisi e dispongono di molte postazioni di lavoro, poichè ci potrà essere un numero massimo di presenze all’interno del locale proprio in rapporto ai metri quadrati ed alla possibilità di assicurare il distanziamento sociale. Molto influirà anche la presenza di entrate, finestre che assicurino un ricambio di aria o doppi ingressi e quindi la possibilità di poter dedicare una porta per l’entrata, l’altra per l’uscita.

Problemi sicuramente maggiori e rilevanti per i negozi di metratura piccola fino a 20 metri quadrati e con ingresso unico e senza altre areazioni. In questi casi la normativa prevede che vi sia un solo cliente all’interno del locale con l’operatore senza altre persone e senza attesa di altri clienti, quindi con lavoro esclusivo per appuntamento. Metrature fino a 40 potranno consentire, anche in base alle caratteristiche del locale di poter operare due professionisti su due clienti. Superfici piu’ ampie, come detto in precedenza saranno sicuramente favorite e da favorire.

Sarà dunque anche interesse della clientela rivolgersi nei saloni, in quanto si  sarà garantiti di una igiene totale.
Nel caso dei barbieri sono allo studio misure proprio per il servizio di taglio barba, che rispetto ai normali servizi di taglio obbliga l’operatore ad una minore distanza con il volto del cliente. in questi casi entrambi potrebbero dover indossare occhiali protettivi in plexigas. Ma tali accorgimenti hanno costi, che potrebbero influire sul costo del servizio. Inoltre le attività di barbiere non potranno certo più fungere come luogo sostitutivo del bar e quindi come intrattenimento per passare il tempo e parlare del piu’ e del meno.

PROPOSTE DI CARATTERE IGIENICO-SANITARIO di Confartigianato

  • Utilizzo mascherina e guanti
  • Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio
  • Disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo
  • Utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto
  • Posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela

Misure aggiuntive per i centri estetici:

  • Utilizzo di soprascarpe monouso
  • Utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti
  • Accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento